Da tempo conosco la figura di Santa Gianna, per la quale nutro una grande ammirazione oltre che devozione, ma non avevo mai avuto occasione di leggere un libro totalmente dedicato a lei. Ho colto quindi l’occasione quando ho ricevuto il libro proprio dalle mani dell’autrice, alla quale abbiamo rivolto alcune domande.
Partiamo dall’inizio raccontando un po’ di Valentina.
Valentina Di Marco, classe 1985, moglie e mamma di Davide e Sara (di 8 e 6 anni) vive a Casate, frazione di mille anime del comune di Bernate Ticino in provincia di Milano, a pochi passi dai luoghi dove visse santa Gianna Beretta Molla (era la dottoressa del suo papà e della sua famiglia); è un’insegnante di religione al Liceo Linguistico di Arconate.
Ci racconti un po’ di più di te? Come nasce Valentina scrittrice?
Valentina scrittrice in un certo senso lo è sempre stata, perché da quando avevo 17 anni ho cominciato a collaborare con testate giornalistiche locali diventando Giornalista Pubblicista. Cresciuta in oratorio, dopo la maturità classica ho conseguito una Laurea Triennale in Lettere Moderne all’Università Cattolica di Milano ma la vita mi ha portata a ‘scoprire’ l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole; ho studiato quindi all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano per ottenere la Laurea Magistrale ed esercitare la bellissima professione di insegnante di religione nelle scuole superiori. Valentina scrittrice di un libro nasce ‘a sorpresa’ poiché il volume non è altro che la pubblicazione della mia tesi di laurea in Scienze Religiose conseguita nel dicembre 2013 con, come relatore, monsignor Ennio Apeciti. Grazie alla sollecitazione di alcune persone che erano rimaste colpite dal mio lavoro, all’interesse della casa editrice Velar di Bergamo e alla gioiosa testimonianza di Gianna Emanuela Molla (ultima figlia di santa Gianna e Pietro) che ha firmato l’appendice con un suo scritto, la tesi è diventata un libro.
Ti chiedo ora di scegliere tre parole che racchiudano l’essenza del libro.
Questa è una domanda molto difficile… sceglierei:
1- Lettere: attraverso l’analisi dell’epistolario privato (73 lettere, 39 cartoline e 11 bigliettini) che santa Gianna e il marito Pietro si scrissero dal gennaio 1955 (poco dopo il loro primo incontro) fino al dicembre 1961, ho voluto far emergere il concetto di fidanzamento, matrimonio e genitorialità di questa coppia che ha sempre sostenuto e messo in pratica il concetto che l’amore umano ha la sua sorgente nell’Amore più grande, quello di Dio.
2- Famiglia: i protagonisti di questo libro provengono da famiglie semplici ma salde nella fede e scelgono consapevolmente con gioia di formare una famiglia “come un piccolo Cenacolo ove Gesù regni sempre […] sopra tutti i nostri affetti, desideri e azioni.”. Anche l’essere genitori (datori di vita ed educatori cristiani) si iscrive nel compimento del loro ruolo nel progetto divino: “diventiamo collaboratori di Dio nella creazione, possiamo così dare a Lui dei figli che lo amino e lo servano”.
3- Esempio di santità: la coppia Gianna e Pietro diventa esempio per tutti i cristiani che abbracciano la vocazione sponsale dell’amore per l’altro e dimostrazione che la santità si può raggiungere nella quotidianità della vita di ognuno, come lavoratore (ricordo che Gianna era medico pediatra e Pietro ingegnere a capo di una grande azienda del territorio), coniuge e genitore. L’itinerario coniugale di Gianna e Pietro sembra essere precursore del concetto di relazione di coppia inaugurato nel Concilio Vaticano II e proseguito con gli altri documenti del Magistero. Insomma…avevano già messo nella pratica quotidiana quello che la Chiesa ha poi teorizzato sulla coppia e la famiglia! Ecco perché queste tre parole mi sembrano particolarmente adatte alla realtà di Mogli e Mamme per Vocazione: santa Gianna è stata fidanzata, moglie e mamma per vocazione e ha trovato una perfetta consonanza con Pietro, anch’egli fidanzato, marito e papà ( di quattro bambini di cui Mariolina morta a soli 6 anni due anni dopo la madre) per vocazione.
Grazie cara. Concludiamo dando una sbirciata al tuo comodino: che libro stai leggendo?
Con una famiglia con due bambini piccoli, un lavoro intenso e tanti impegni extra…confesso che in questo momento non ho libri sul comodino; leggo soprattutto articoli per tenermi sempre aggiornata sulle tematiche affrontate nelle lezioni scolastiche e mi concedo uno svago onnivoro di libri solo d’estate! Sistemando la libreria ho però ritrovato un volumetto regalatomi tanti anni fa da don Marco Galfrascoli (sacerdote varesino appassionato di calcio) sulla sorella, la signora Giulia: un altro esempio di quotidiana e discreta santità.
Grazie per il suggerimento!
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Alla prossima lettura Biblio M&M!