E poi arrivano quei mesi strani, di solito al centro dell’inverno, quei mesi più pesanti a causa degli impegni con la scuola, con il lavoro, con le attività pomeridiane, quei mesi con gli incontri per i corsi prematrimoniali quasi ogni sera, quei mesi in cui ti svegli pensando che non vorresti uscire dal letto per il freddo e la stanchezza ma devi farlo per forza, i ragazzi non sono ancora indipendenti quindi bisogna accompagnarli a scuola, il lavoro ti aspetta, mille email da leggere e cose da organizzare, tante idee e poca forza per realizzarle ma sai che la primavera arriverà e quindi ti fai forza e vai…
In questi mesi mi capita di dimenticare, la sera, di mettere il termometro sul comodino, poi ci penso dopo aver finito di recitare le preghiere ma il sonno ha già comandato a metà del corpo di addormentarsi e mi dico, vabbè dai per un giorno non ci fa niente, e mi addormento.
Ma proprio in uno di questi mesi così estenuanti queste sere si ripetono, al mattino mi riprometto di prendere il termometro ed invece poi lo dimentico, e quando comincio a vedere il muco, e so che mi sto preparando alla mia personale primavera mensile mi dico – dai tanto lo capirai quando finisce, poco importa la temperatura – e invece proprio in quei giorni magari affronto un viaggio e dimentico la scheda a casa, un week end di lavoro molto intenso, mille pensieri per chi è rimasto a casa e chi ci pensa più al muco? Quand’è che è sparito, ieri? l’altro ieri? Mannaggia, mi sento ancora bagnata o è solo la mia impressione? se solo avessi preso la temperatura questo mese, a quest’ora sarebbe tutto più facile…-
Intanto i giorni scorrono, mio marito mi osserva, nota la mia frenesia e la mia stanchezza, lo sento vicino che poggia il suo sguardo pieno di tenerezza su di me e mi dice: -tranquilla ho capito-
Alla fine ecco come mi sento: profondamente amata da quest’uomo che mi capisce, che rispetta i miei tempi anche quando questo vuol dire per lui un’attesa maggiore, motivata solo dalla mia stanchezza e sbadataggine, un’attesa che per me potrebbe anche diventare senso di colpa nei suoi confronti ma che lui subito mette a tacere con un abbraccio ed un affettuoso:- finiscila scema-
Poi il mese passa e lui mi guarda e mi dice:-ok, però questa volta il termometro lo metto io sul comodino-
Grazie ai metodi naturali che mi permettono di trascorrere anche mesi come questo con la consapevolezza che ad ogni ciclo ricomincia tutto dall’inizio, che le nostre scelte non sono per sempre, che è possibile amarsi in modo diverso ma con la stessa passione di sempre, grazie a Dio che ci ha fatto conoscere questa strada e che ci ha messo accanto tanti cari amici con cui condividere, confrontarci, raccontare aneddoti e ridere delle nostre vicissitudini, grazie sempre.