Questo mese proponiamo una meditazione sull’icona di San Giuseppe, poiché, nella tradizione sia religiosa che popolare, marzo è consacrato a questo Santo, di cui si celebra il 19 marzo la solennità liturgica.
Nell’iconografia classica, non si trovano tra le icone immagini in cui compare solo San Giuseppe: lo troviamo raffigurato, insieme a Gesù e a Maria, nelle rappresentazioni dei brani evangelici in cui è citato, quindi nelle icone della Natività, della Fuga in Egitto, della Presentazione al Tempio, e sempre in una posizione non centrale.
La tradizione ortodossa “minimizza” la figura di San Giuseppe, senza peraltro dimenticarne l’importanza, quasi a sottolineare la sua l’umile accettazione e la sottomissione alla volontà divina; al contrario, i Padri Occidentali hanno evidenziato la sua figura, proprio per esaltarne le virtù, affinché la sua esistenza, silenziosa ma decisiva, fosse un esempio per tutti noi.
Nel 1800 si realizzarono icone che rappresentano San Giuseppe con Gesù in braccio: egli non è più in disparte, pensieroso, come nelle icone classiche ortodosse, ma assume un ruolo attivo e da protagonista: è colui che si occupa di Gesù, e ce lo presenta, quasi ce lo porge.
Il culto a San Giuseppe, già presente prima dell’anno 1000, si sviluppa in Italia nei secoli XIV e XV, grazie soprattutto a San Bernardino da Siena, che ne esalta le virtù, quali l’obbedienza, la fede profonda, il suo essere “giusto” (Giuseppe, suo sposo, poiché era un uomo giusto… Mt 1,19), l’osservanza alle ispirazioni di Dio; Pio IX, a lui molto devoto, l’8 dicembre 1870 lo ha dichiarato Patrono della Chiesa universale e Pio XI, nel 1938, rivolse queste parole ad un gruppo di sposi novelli:
“Le famiglie che voi avete fondato ed iniziato, queste vostre famiglie somiglino alla famiglia nella quale sedeva, proprio con autorità di padre, San Giuseppe benedetto. Che questo protettore della famiglia alla quale appartennero Maria e Gesù sia anche il protettore delle vostre famiglie; che egli, con la sua paterna provvidenza e con la sua onnipotente intercessione, vi sia di aiuto, a voi e alle vostre famiglie. È vero: l’intercessione di Maria è l’intercessione della Madre, e quindi non si può vedere che cosa il Divin Figliuolo possa negare a una tal Madre; ma l’intercessione di San Giuseppe è l’intercessione dello sposo, del padre putativo, del capo di casa della Famiglia di Nazaret, che era composta da lui, da Maria e da Gesù”.
Pio XII “cristianizzò” la festa del lavoro del I maggio istituendo la festa di San Giuseppe lavoratore; San Giovanni XXIII, anch’egli molto devoto al Santo, inserì il suo nome nel Canone romano, e lo scelse come protettore del Concilio Vaticano II.
Beato Paolo VI così ne parla:
“La sua paternità si è espressa concretamente nell’aver fatto della sua vita un servizio, un sacrificio… un dono totale di sé, della sua vita, del suo lavoro; nell’aver convertito la sua umana vocazione all’amore domestico nella sovrumana oblazione di sé, del suo cuore e di ogni capacità nell’amore posto a servizio del Messia germinato nella sua casa.” (Insegnamenti di Paolo VI, IV -1966- 100)
San Giovanni Paolo II propone ai cristiani l’esempio di San Giuseppe, affinché considerino sempre “il suo umile, maturo modo di servire e di partecipare all’economia della salvezza”. Nell’esortazione apostolica “Redemptoris custos” del 1989 invita a riflettere “sulla figura e sulla missione di San Giuseppe nella vita di Cristo e della Chiesa”, collocando Giuseppe nell’ambito del mistero della redenzione, sulla scia delle encicliche Redemptor hominis e Redemptoris Mater.
Anche Benedetto XVI ha reso omaggio alla grandezza dello sposo della Vergine Maria, scrivendo numerosi testi, mentre Papa Francesco, nelle sue udienze, parla spesso di San Giuseppe, prendendolo come figura di riferimento: “È il modello di educatore e di papà”. “Giuseppe era un uomo che dava sempre ascolto alla voce di Dio, profondamente sensibile al suo segreto volere, un uomo attento ai messaggi che gli giungevano dal profondo del cuore e dall’alto. Non si è ostinato a perseguire quel suo progetto di vita… ma è stato pronto a mettersi a disposizione della novità che, in modo sconcertante, gli veniva presentata.” (Angelus, 22 dicembre 2013) Anche nell’omelia nella messa del suo inizio pontificato, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza della figura di San Giuseppe; suo il richiamo a “custodire la Chiesa con discrezione ed umiltà”, avendo come modello Giuseppe.
A San Giuseppe si rivolgono tantissimi fedeli, certi della sua intercessione; anche Santa Teresa d’Avila consigliava di rivolgersi con fiducia a lui:
“Qualunque grazia si domanda a San Giuseppe verrà certamente concessa, chi vuol credere faccia la prova affinché si persuada.”
Anche noi, con questi maestri di fede, iniziamo quindi la preghiera contemplando l’icona di San Giuseppe.
Creiamo in noi il silenzio interiore, abbandonando i nostri pensieri al Signore ed elevandoli a Lui.
Giuseppe nell’icona ci guarda con occhi umili, indicandoci Gesù che ci benedice; preghiamo con le invocazioni tratte dal Sacro Manto in onore di San Giuseppe:
S. Giuseppe, prega Gesù che venga nell’anima mia e la santifichi.
S. Giuseppe, prega Gesù che venga nel mio cuore e lo infiammi di carità.
S. Giuseppe, prega Gesù che venga nella mia intelligenza e la illumini.
S. Giuseppe, prega Gesù che venga nella mia volontà e la fortifichi.
S. Giuseppe, prega Gesù che venga nei miei pensieri e li purifichi.
S. Giuseppe, prega Gesù che venga nei miei affetti e li regoli.
S. Giuseppe, prega Gesù che venga nei miei desideri e li diriga.
S. Giuseppe, prega Gesù che venga nelle mie operazioni e le benedica.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù il suo santo amore.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù l’imitazione delle sue virtù.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la vera umiltà di spirito.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la mitezza di cuore.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la pace dell’anima.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù il santo timore di Dio.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù il desiderio della perfezione.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la dolcezza di carattere.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù un cuore puro e caritatevole.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la grazia di sopportare con pazienza le sofferenze della vita.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la sapienza delle verità eterne.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la perseveranza nell’operare il bene.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la fortezza nel sopportare le croci.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù il distacco dai beni di questa terra.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù di camminare per la via stretta del cielo.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù di essere libero da ogni occasione di peccato
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù un santo desiderio del Paradiso.
S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la perseveranza finale
S. Giuseppe, non mi allontanare da te.
S. Giuseppe, fa’ che il mio cuore non cessi mai di amarti e la mia lingua di lodarti
S. Giuseppe, per l’amore che portasti a Gesù aiutami ad amarlo.
S. Giuseppe, degnati di accogliermi come tuo devoto.
S. Giuseppe, io mi dono a te: accettami e soccorrimi.
S. Giuseppe, non mi abbandonare nell’ora della morte.
Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il cuore e l’anima mia.
Leggiamo poi i brani del Vangelo che citano San Giuseppe, e meditiamo su di essi:
- “Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.” (Mt 1,16)
- “…ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.” (Mt 1,20-21)
- “Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.” (Mt 1,24-25)
- “…un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta lì finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo. Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre, e si rifugiò in Egitto…” (Mt 2 13-14)
- “Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele… Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: sarà chiamato Nazareno.” (Mt 2, 19-23)
- “(Gesù) Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.” (Lc 2,51-52)
Nessuna parola esce dalle labbra di Giuseppe; avverte qualche dubbio, qualche timore, ma è pronto e sollecito nell’eseguire ciò che il Signore gli comanda: Alzati! Parte in fretta, di notte, lasciando tutto… e noi, cosa facciamo nelle nostre notti spirituali di paura, e di ansietà? Ascoltiamo le ispirazioni e la volontà del Signore mettendo a tacere i nostri dubbi? È difficile… chiediamo a San Giuseppe che interceda affinché la nostra fede traballante si irrobustisca, affinché il nostro ego si ridimensioni, e possiamo così sentire più facilmente la voce del Signore che ci parla e ci dà consigli. Affidiamoci a San Giuseppe affinché il suo esempio ci ispiri umiltà, nascondimento, amore verso il proprio dovere, timor di Dio, semplicità, entusiasmo per le piccole cose della vita quotidiana, e soprattutto affidamento alla Divina Provvidenza.
Continuiamo la nostra meditazione con una preghiera tratta dai Vespri del 19 marzo:
Padre santo, che hai rivelato a San Giuseppe il mistero di Cristo nascosto nei secoli eterni, donaci di amare sempre di più il tuo Figlio fatto uomo per la nostra salvezza.
Tu, che nutri gli uccelli dell’aria e vesti i gigli del campo, dona a tutti gli uomini il pane quotidiano.
Hai affidato alle nostre mani l’opera della tua creazione,
concedi agli operai, agli artigiani, ai contadini un’adeguata ricompensa alle loro fatiche.
O fonte di ogni santità, che chiami tutti gli uomini a configurarsi a te,
concedi a noi, per intercessione di San Giuseppe, di camminare in santità e giustizia tutti i giorni della nostra vita.
Guarda con bontà ai moribondi e ai defunti,
fa’ che siano eternamente felici con Gesù, Giuseppe e Maria.
Possiamo chiedere a San Giuseppe che ci aiuti nelle difficoltà della nostra vita quotidiana, nelle nostre miserie e nelle nostre debolezze; meditiamo sulla sua fede pronta e profonda, sulla sua apertura al progetto di Dio…che il suo atteggiamento sia per noi un consiglio su come affrontare le nostre incertezze e le nostre paure…
Sant’Alfonso de’ Liguori, in un sermone su San Giuseppe, ci suggerisce: “Immaginiamoci che il Signore, scorgendoci nel dolore, rivolga a tutti noi l’invito che il faraone rivolgeva al suo popolo durante la carestia: Andate da Giuseppe! Andiamo dunque da San Giuseppe se desideriamo essere soccorsi e consolati. Non manchiamo mai ogni giorno, e più volte al giorno, di raccomandarci a lui, perché la sua potenza presso Dio sorpassa quella di tutti gli altri santi e non è superata che da quella della Santa Vergine.”
Chi più di San Giuseppe, custode della Sacra Famiglia, può capirci e aiutarci nelle nostre difficoltà familiari?
O S. Giuseppe,
scelto da Dio per essere su questa terra
custode di Gesù e sposo purissimo di Maria,
tu hai trascorso la vita
nell’adempimento perfetto del dovere,
sostentando col lavoro delle tue mani
la Santa Famiglia di Nazareth,
proteggi propizio noi che, fiduciosi, ci rivolgiamo a te.
Tu conosci le nostre aspirazioni,
le nostre angustie le nostre speranze:
a te ricorriamo,
perché sappiamo di trovare in te chi ci protegge.
Anche tu hai sperimentato la prova,
la fatica, la stanchezza;
ma il tuo animo, ricolmo della più profonda pace,
esultò di gioia per l’intimità
con il figlio di Dio a te affidato,
e con Maria, sua dolcissima Madre.
Aiutaci a comprendere
che non siamo soli nel nostro lavoro,
a scoprire Gesù accanto a noi,
ad accoglierlo con la grazia
e custodirlo con la fedeltà
come tu hai fatto.
Ottieni che nella nostra famiglia
tutto sia santificato
nella carità, nella pazienza,
nella giustizia e nella ricerca del bene. Amen.
(Preghiera di San Giovanni XXIII a San Giuseppe)
A conclusione della preghiera possiamo pregare la Coroncina a San Giuseppe del beato don Giacomo Alberione:
1. O san Giuseppe, fedele cooperatore nella nostra redenzione, abbi pietà dell’umanità ancora afflitta da tanti errori e da tanti mali. Tu fosti docile strumento nella mani del Padre Celeste nel disporre tutto per la nascita, la fanciullezza di Gesù e la preparazione della Vittima, del Sacerdote, del Maestro divino agli uomini.
O Santo docilissimo al volere di Dio, ottienici zelo per le vocazioni e la loro formazione. Per noi ti chiediamo generosa e costante corrispondenza al prezioso dono della chiamata di Dio.
* San Giuseppe, prega per noi.
2. O san Giuseppe, modello di ogni virtù, ottienici il tuo spirito interiore. Nel silenzio amoroso ed operoso, nella pratica di tutte le prescrizioni religiose e sociali, nella docilità al volere di Dio, hai raggiunto un altissimo grado di santità e di gloria celeste. Ottienici aumento di fede, speranza e carità; larga infusione delle virtù cardinali; abbondanza dei doni dello Spirito Santo.
* San Giuseppe, prega per noi.
3. O san Giuseppe, ti veneriamo come il modello dei lavoratori, l’amico dei poveri, il consolatore dei sofferenti ed emigrati, il santo della Provvidenza. Sopra la terra hai rappresentato la bontà e la premura universale del Padre celeste. Fosti il fabbro di Nazaret e maestro di lavoro al Figlio di Dio, fattosi umile lavoratore per noi. Soccorri con le tue preghiere quanti faticano nel lavoro intellettuale, morale e materiale. Alle nazioni ottieni una legislazione ispirata al Vangelo, lo spirito di carità cristiana, un ordinamento conforme a giustizia e pace.
* San Giuseppe, prega per noi.
4. O san Giuseppe, padre putativo di Gesù, benediciamo il Signore per le intime tue comunicazioni con lui durante la sua infanzia e giovinezza a Betlemme, in Egitto, a Nazareth. Lo hai paternamente amato e sei stato filialmente riamato. La tua fede ti faceva adorare in lui il Figlio di Dio incarnato, mentre egli ti ubbidiva, ti serviva, ti ascoltava. Avevi con lui soavi conversazioni, comunanza di lavoro, grandi pene e dolcissime consolazioni. Ottienici la grazia di mai offendere e perdere Gesù col peccato. Prega per noi, affinché possiamo sempre confessarci e comunicarci bene, arrivare a una grande intimità e a un amore tenero e forte verso Gesù, sopra la terra, e a possederlo per sempre in cielo.
* San Giuseppe, prega per noi.
5. O san Giuseppe, sposo purissimo di Maria, umilmente ti preghiamo di ottenerci una vera devozione alla nostra tenera madre, maestra e Regina. Per divina volontà, la tua missione fu associata a quella di Maria. Con Maria dividesti pene e gioie; con lei vi fu una santa emulazione di virtù, di lavoro e di meriti; unione di mente e di cuore.
O san Giuseppe, prega per i padri e le madri di famiglia. Ottienici la grazia di conoscere la santissima vergine Maria, di imitarla, amarla e pregarla sempre. Attira tante anime al suo cuore materno.
* San Giuseppe, prega per noi.
6. O san Giuseppe, protettore degli agonizzanti, ti supplichiamo per tutti i morenti, e per la tua assistenza nell’ora della nostra morte. Tu meritasti un transito felice con una santa vita e nelle tue ultime ore avesti l’ineffabile consolazione dell’assistenza di Gesù e Maria. Liberaci dalla morte improvvisa; concedici la grazia di imitarti in vita, di distaccare il cuore da ogni cosa mondana e raccogliere ogni giorno tesori per il momento della morte. Fa’ che allora possiamo ricevere bene i sacramenti degli infermi e con Maria ispiraci sentimenti di fede, speranza, carità e dolore dei peccati, perché spiri in pace l’anima nostra.
* San Giuseppe, prega per noi.
7. O san Giuseppe, protettore della Chiesa universale, volgi benigno lo sguardo sopra il Papa, l’episcopato, il clero, i religiosi, i cristiani; prega per la santificazione di tutti. La Chiesa è frutto del sangue di Gesù, tuo figlio putativo. Affidiamo a te le nostre suppliche per l’estensione, la libertà, l’esaltazione della Chiesa. Difendila dagli errori, dal male e dalle forze dell’inferno come un giorno salvasti l’insidiata vita di Gesù dalle mani di Erode. Si avveri il sospiro di Gesù: un solo ovile e un solo pastore.
* San Giuseppe, prega per noi.
Concludiamo con un Pater, Ave, Gloria.
Buona preghiera!
*L’immagine di San Giuseppe tratta dalla pagina Facebook Icone Fabia & Dimitri