Il digiuno quaresimale ha certamente una dimensione fisica, oltre l’astinenza dal cibo, pu? comprendere altre forme, come la privazione del fumo, di alcuni divertimenti, della televisione… Tutto questo per? non ? ancora la realt? del digiuno; ? solo il segno esterno di una realt? interiore; ? un rito che deve rivelare un contenuto salvifico, ? il sacramento del?santo digiuno.
Il digiuno rituale della Quaresima:
– ? segno del nostro vivere la Parola di Dio. Non digiuna veramente chi non sa nutrirsi della Parola di Dio, sull’esempio di Cristo, che disse: “Mio cibo ? fare la volont? del Padre“;
–? segno della nostra volont? di espiazione: “Non digiuniamo per la Pasqua, n? per la croce, ma per i nostri peccati, …?” afferma san Giovanni Crisostomo;
-?? segno della nostra astinenza dal peccato: come dice il vescovo sant’Agostino: “Il digiuno veramente grande, quello che impegna tutti gli uomini, ? l’astinenza dalle iniquit?, dai peccati e dai piaceri illeciti del mondo, …“.
(tratto dal sito Chiesa Cattolica Italiana)
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