“Posso scegliere se essere arrabbiato con Dio
per quello che non ho oppure ringraziarlo per quello che ho.
Io scelgo la gratitudine.
Grazie oh Padre per quello che fai per me”
Nick Vujicic
“E se Dio non potesse donarti nulla di tutto ciò che gli chiedi, tu Lo ameresti ancora?
Saresti con Lui anche se non potesse soddisfare nessuna delle tue richieste?
Sarebbe ancora il tuo Dio?”
Sono queste alcune delle domande che mi sono posta dopo i 3 aborti spontanei che ho avuto.
E in quel momento mi è sembrato di essere giunta a un bivio, a un punto di non-ritorno e mi sono sentita chiamata a fare una scelta:
Potevo continuare ad essere arrabbiata con Lui, gridarGli contro, di non aver lasciato in vita i miei figli, potevo torturarmi pensando che Dio non amasse me e la mia famiglia…
… oppure
potevo ringraziarLo per il progetto di vita che aveva pensato per me e mio marito non donandoci figli sulla terra.
E così ho deciso di fidarmi.
Se Papà ha stabilito questo per la mia vita io Lo ringrazio. Lui sa meglio di me di cosa ho bisogno e quindi è risuonata in me la frase: “Grazie Padre per quello che non ho”.
In quei momenti di totale abbandono alla Sua misteriosa volontà il mio cervello ha smesso di arrovellarsi e una grande pace ha inondato il mio cuore.
E ho capito: bisogna amare Dio non per i doni o i miracoli che Egli può compiere nella nostra vita o perché ci dona ciò che gli chiediamo ma solo per quello che Lui è, il mio Dio, e accettarlo con tutto ciò che comporta, anche un progetto di vita diverso da quello che sognavo.
Dobbiamo aspirare a stare con il Signore, ai piedi del Suo trono, tutto il resto è meno importante.
Concludo l’articolo con questo consiglio che ripeto anche a me stessa: non soffermiamoci a pensare a ciò che ci manca, ma iniziamo a guardare con gratitudine ciò che abbiamo, anche in Cielo.
Vi ringrazio di essere stati con me. Vi aspetto il 12 maggio, sempre qui.
Nel frattempo, vi lascio il link al mio sito internet dove vi parlo di me, dell’amore per Gesù e della passione per l’Arte.