Ci risiamo.
Sembrava che questa maledetta pandemia stesse finendo… la bella stagione alle porte, dopo due anni di fatiche, dubbi, imprevisti,… Un po’ di tranquillità ce la meritavamo tutta!
La vita familiare sempre un po’ complessa: figli da ascoltare, comprendere, incoraggiare. Soprattutto infondere sicurezze e rassicurazioni, dopo una situazione fatta di dad, mancanza di relazioni reali, sfumata anche quella spensieratezza tipica della loro età. Abbiamo scavato a fondo dentro di noi per ritrovarle e riconsegnargliene qualche pezzetto.
Per questo, magari, anche qualche piccola difficoltà comunicativa con lo sposo: vivere fianco a fianco ha i suoi pregi e i suoi difetti.
Abbiamo tutti sperimentiamo una fragilità, una paura che non conoscevamo, che non sapevamo di avere.
Ma dai, nonostante tutto forse ci siamo riusciti, siamo arrivati alla fine…
Alla fine (forse), ma…
Cosa? Chi? Dove? Quando?
Ecco alle porte la guerra che avanza!
Bollette in aumento, il lavoro sempre più precario.
Ma cosa avremo mai fatto di male per meritarci tutto questo?!
Cerchiamo di vivere da buoni cristiani, educati, rispettosi, Messa la domenica, preghiera prima dei pasti, aiutiamo chi incontriamo… praticamente delle belle persone.
Allora perché tutto questo?
Perché la vita/Dio/il destino, ci mettono davanti a situazioni così complesse?
Perché ci viene chiesto sempre di più?
Possiamo controllare solo una piccola parte di ciò che ci accade. Possiamo decidere come gestire quel piccolo pezzetto di vita che ci è stato consegnato, ma fino ad un certo punto.
Viviamo, e a volte subiamo, scelte e decisioni che non derivano da noi.
Se fosse per me, mica l’avrei fatta esplodere una pandemia mondiale, mica avrei fatto scatenare una guerra… Nessuno di noi lo avrebbe voluto.
Che cosa possiamo fare, allora?
Sicuramente per un cristiano la preghiera è ciò che tutto può, cambia per prima il mio cuore e poi raggiunge il cuore di ciascuno, perché non siamo noi ad operare, ma qualcuno con la Q maiuscola.
Qualcuno che ci chiede vita, anche quando sentiamo la morte a due passi
Prima o poi finiamo tutti per imbatterci in qualche difficoltà. Magari per qualche tempo sembra andare tutto bene e poi ZACCHETE! Succede qualcosa di grave e dobbiamo affrontare un’esperienza davvero difficile. È possibile mettersi un geranio sul cappello ed essere felici? Io ritengo di sì, qualsiasi cosa capiti.
Queste le parole della prefazione del libro di Barbara Johnson:
Soffrire è inevitabile, disperarsi è un optional… quindi, metti un geranio sul cappello e sii felice.
Una lettura incredibile.
Barbara mi ha letteralmente ipnotizzata, non potevo credere alle tantissime fatiche che ha dovuto affrontare nella sua vita, ma soprattutto a come le ha affrontare. Una vera esperta di situazione dolorose.
Nella vita ha imparato una cosa della quale ognuno di noi ha fatto esperienza: soffrire è proprio inevitabile.
E nelle sue righe ci mette di fronte ad una scelta: che cosa vogliamo farne di questa sofferenza?
Possiamo decidere: può diventare fertilizzante per una vita piena e rigogliosa, oppure diserbante dove non cresce più nulla.
E per ricordarselo quotidianamente ha deciso di perseguire la gioia e di collezionarla.
All’inizio teneva alcune cose che l’aiutavano nella sua “scatola della gioia”, ma poi si è trasformata in una “stanza della gioia”.
A volte la quotidianità è così devastate che dobbiamo fare memoria della gioia per renderla nuovamente viva e concreta. Dobbiamo fare dei salti di qualità per affidare tutto a Dio e Lui farà nuove tutte le cose.
Hai mutato il mio lamento in danza,
mi hai tolto l’abito di sacco,
mi hai rivestito di gioia
Per arrivare alle parole del salmista ci viene chiesto un cammino. E lungo questo cammino abbiamo bisogno di piccole scintille di felicità nel buio dei momenti più difficili.
Il libro di Barbara Johnson aiuta a scorgerle, in un percorso terapeutico e divertente allo stesso modo. Parla apertamente di un Dio che ci prede in braccio nei momenti più difficili della nostra esistenza.
Parla di un grande amore che abbiamo ricevuto per primi e che è talmente strabordante che non può e non deve rimanere nascosto, ma manifestarsi. Anche nei confronti di chi ci ha causato quel dolore. Ci racconta di un eroismo dell’amore. Paradossale, concretissimo.
Una riflessione per questo momento storico complesso, ma anche per tutti i momenti faticosi di ciascuno di noi.
Questo libro per me è stato veramente un dono, sono certa che lo sarà per ciascuno di voi.
Abbiamo cercato per voi dove fosse possibile l’acquisto di questo libro.
Ci siamo accorte che on line ci sono poche librerie che ne hanno ancora delle copie disponibili. Vi consigliamo di dare un’occhiata anche nelle biblioteche.
Vi assicuriamo che la ricerca verrà premiata dalla lettura di questo meraviglioso volume.
Buona lettura!