Per una “Dio-incidenza” (il vero nome delle coincidenze, perché tutto è nei piani di Dio), mi sono ritrovata a dover pubblicare un nuovo articolo BiblioM&M proprio quest’oggi: 17 aprile 2023. L’anno scorso era Pasqua e l’anniversario di matrimonio di mia sorella e di mio cognato. Il loro ultimo anniversario su questa terra.
Il giorno successivo, il 18 aprile 2022 un grave incidente ha causato la loro morte istantanea, lasciando tutti noi parenti increduli, scioccati, colmi di una sofferenza indicibile. Quando ci si trova in mezzo a questo mare di dolore bisogna pur navigare, arrancando, piangendo, disperandosi, ma se possibile verso la direzione giusta, e con una buona bussola ad orientarci è un poco più semplice restare a galla. La bussola fondamentale per i cattolici è la Fede, è restare aggrappati a Gesù. Lasciare il controllo a Lui della nave in piena tempesta. Ma non basta, dobbiamo fare la nostra parte.
Durante questi 12 mesi mi sono avvalsa di tutto ciò che poteva darmi sollievo: la preghiera, il silenzio, la scrittura, l’affetto delle amiche, sedute di psicoterapia e la lettura di libri. Ne ho letti vari, semplici, di stampo cattolico ma assolutamente adatti a chiunque; mi hanno aiutata a comprendere cosa stavo vivendo, a districare il groviglio di sentimenti che attanagliava (e che attanaglia tuttora) il cuore e l’anima, a dare un nome a ciò che stavo vivendo: il lutto. E’ una parola poco simpatica, porta tristezza solo a pensarla, tuttavia nel cammino della vita ci si trova ad attraversare oceani di dolore, le disgrazie non sempre capitano agli altri e, come cita una vecchia canzone, talvolta “gli altri siamo noi”.
Ho quindi pensato fosse utile consigliare qualche libro a tema, magari da regalare a chi ha subito una perdita, o per capire come rapportarsi con le persone che stanno vivendo un lutto (purtroppo, l’ho vissuto sulla mia pelle, spesso si sentono o di dicono frasi assolutamente fuori luogo).
“E ricordati che io ci sarò” di Nicoletta Salvi Ouazzene
Nicoletta offre una mappa per orientarsi nell’oceano di dolore, condividendo con i lettori il “suo giornale di bordo” poiché, avendo già percorso l’itinerario due volte (il decesso del figlio a quaranta giorni di vita e successivamente del marito Farid), conosce la rotta e le bussole necessarie per affrontare il viaggio.
Il testo è ben strutturato, in ogni capitolo vi è la parte descrittiva con racconti di esperienze di vita (e di morte), e al fondo una sezione con i “Punti per rilevare la rotta”. Al termine del libro vi è una raccolta di siti di gruppi, associazioni, blog che si occupano di lutto e un elenco di film più significativi riguardo la morte e l’elaborazione del lutto.
Ogni morte accompagnata o subita reca con sé un’immensità di microtraumi: come e dove è avvenuta, come si è ricevuta la notizia, come e a chi abbiamo dovuto dare la notizia, i momenti in cui siamo stati accanto al malato, i momenti in cui non ci siamo stati […] Nell’elaborazione del lutto abbiamo bisogno di curare ogni singolo trauma, abbiamo bisogno di un posto che possa ascoltare quel racconto e contenere quel dolore.
“Dalla crisalide alla farfalla” di Maria Bonfantini e Marilena Motta.
Le autrici, dalla loro esperienza di consulenza clinica, si sono rese conto che uno dei problemi più difficili da riconoscere ed affrontare è proprio il lutto. Con questo libro vogliono quindi offrire uno strumento di riflessione per cogliere le risorse presenti in ognuno di noi per far fronte alla perdita.
Pur essendo un libro poco corposo, affronta variegate situazioni per andare incontro a tutti i lettori, per esempio i vari tipi di morte (improvvisa, del partner, di un genitore, il suicidio, aiutare un bimbo in lutto ecc…), oltre a molti consigli anche pratici.
Per non dimenticare colui che ci ha lasciato è importante tenere vivo il suo ricordo: RI-COR-DARE = parlare al cuore. Ricordare significa: pensare, parlare, sentire ancora vivo ciò che si è vissuto.
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Segnalo inoltre altri testi:
“Arriverderci in Cielo” di Anselm Grun
“Vivere il lutto significa amare. Vivere le nostre relazioni aldilà della morte” di Anselm Grun
Scritti da un famoso monaco benedettino dell’abbazia di Münsterschwarzach (Germania), grazie all’esperienza e ai suoi studi di filosofia, teologia e psicologia riesce ad aiutare quanti vivono il lutto ad attraversare le varie fasi della ribellione, della disperazione e della solitudine e trovare infine dei percorsi spirituali per reagire alla perdita della persona cara.
“Come affrontare la perdita di una persona cara” di Sibylle Krüll
Un libro più voluminoso rispotto ai precedenti, ma di facile comprensione. L’autrice aiuta ad intraprendere un percorso emozionale consapevole e attivo per elaborare il lutto, con una utilissima e ampia raccolta di possibili azioni concrete, oltre numerosi esempi di esperienze vissute.
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