Pubblichiamo il contributo di una nostra lettrice,?Erminia, che si pone sulla scia dei nostri post sul tema?della paternit? e maternit? responsabile,?aiutandoci a riflettere su quanto,?essere genitori responsabili significhi anche prendersi cura dei propri figli, non solo generarli.
Perch? godersi la maternit? fa bene al bambino, alla mamma e alla societ?
Bella, bionda, top manager: Marissa Mayer ha la mia et?, 39 anni, ed ? quella che si definisce una donna di successo.?Dopo essere stata la prima ingegnere donna assunta da Google, oggi di lavoro fa l?amministratore delegato di Yahoo!
Per inciso ? anche una mamma in dolce attesa di due gemelle e ha annunciato che rinuncer? al congedo di maternit?, come gi? fece qualche tempo fa, dopo la nascita del primogenito.
Io ricordo che nei primi mesi dopo la nascita di Francesco Romano non riuscivo nemmeno a farmi la doccia e che mangiavo perch? dovevo (questione di allattamento). Figuriamoci se potevo pensare di lavorare o dirigere non dico una azienda milionaria californiana, ma nemmeno il traffico dei parenti.
? vero che io non sono Merissa Mayer e ci sar? un motivo se lei ? una business woman e io no, ? vero che lei avr? tutti gli aiuti economici e di personale possibili, ma leggendo la notizia ho pensato al messaggio, a mio avviso profondamente sbagliato, che arriva da questa decisione.
Una decisione peraltro assolutamente legittima, per carit?. Anni e anni di battaglie femministe nella civilissima America hanno consentito a Merissa di giungere alle vette di un impero, sicuramente non in quota rosa, e di decidere liberamente di scegliere di sedere alla scrivania anzich? cambiare i pannolini (doppi) e porgere il seno a tutte le ore del giorno e della notte.
Ma per una volta ho pensato a tutte le donne che rientrano a fatica al lavoro dopo la maternit? perch? devono timbrare un cartellino, che escono di corsa da casa cacciando le lacrime in gola ogni mattina perch? devono lasciare i propri figli in mani altrui, fossero anche quelle premurose e sicure dei nonni.
Per non parlare di quelle che il lusso della maternit? non ce l’hanno proprio, semplicemente perch?, se sono incinte, il lavoro lo perdono o non sanno se continueranno ad averlo.
Ecco, queste donne che farebbero volentieri a meno del lavoro, se solo fosse possibile, non sono delle fannullone. Sono solo mamme che ascoltano il cuore e la ?carne della loro carne?.
Io faccio parte di questa categoria. Ho avuto la fortuna di fare sempre lavori appaganti, in ambienti stimolanti, con colleghi che spesso sono diventati ottimi amici. Eppure niente mi gratifica quanto l?essere mamma di Francesco Romano e sposa di Paolo.
E le gemelline? Chiss? cosa ne pensano loro?Saranno orgogliose di avere una mamma esperta in problem solving e business plan o preferirebbero avere una mamma specializzata in sterilizzazione di biberon e ottimizzazione della catena pappa/cacca/nanna? Temo che la risposta sia la seconda.
Per questo mi dispiace leggere di donne simbolo che rinunciano alla pausa di maternit? e lo annunciano come se fosse una vittoria.
L?affermazione professionale femminile non pu? passare attraverso l?annullamento del giusto tempo per quel rapporto unico, intenso, totale, infinito che unisce mamma e figlio e li fa vivere in simbiosi.
Di mamme multitasking ne abbiamo gi? viste troppe.
Tu che puoi, cara Merissa, cancella gli appuntamenti in agenda e ascolta in silenzio il loro cuoricino. Pensa all?infinito dentro di te. Senti il richiamo alla bellezza e all?eternit? che promana da te. E quando saranno nate, guardale e davanti a loro, come davanti a uno specchio, chiediti semplicemente: cosa ? la felicit??
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