ovvero, come prendersi cura della relazione quando arrivano i figli!
L’arrivo di un figlio è una delle cose più emozionanti e coinvolgenti nella vita di coppia! Quando vedi nel test quelle due lineette non ci capisci più niente, ti invade una gioia enorme e al tempo stesso tanta paura. Sai che tante cose nella tua vita cambieranno. Che non sarai più solo donna, solo moglie, ma anche mamma.
Quando arrivano i figli in una coppia avvengono una serie di cambiamenti fisici, psicologici e interpersonali che spesso, se non affrontati nel modo giusto, possono causare delle crisi nella relazione. Inoltre è più probabile che un figlio faccia esplodere problemi latenti, che non il contrario. Raramente un figlio unisce di più. Forse un figlio ti da una forte spinta ad affrontare le prove con serietà e impegno, mettendo al centro l’unità della famiglia. Questa esperienza comunque non è uguale per tutti e ogni coppia vive la propria storia in maniera personale e non ci sono regole assolute o modelli assoluti.
In questo articolo voglio offrire spunti in cui riconoscersi o su cui riflettere per migliorare l’Amore nella coppie, perché da quell’amore i nostri figli si nutrono più di ogni altra cosa.
Più siamo uniti e ci amiamo davvero più i nostri figli traggono forza, stabilità e sicurezza.
Vediamo quali sono alcune difficoltà comuni e come affrontarle nel migliore dei modi:
LUI E LEI: due sensibilità diverse che se non si scontrano si completano.
Quando arriva un figlio una madre è viscerale e crea quella simbiosi intensa ed emotivamente appagante in cui spesso un padre non riesce o non vuole entrare.
Appagata da questo nuovo “amore”, nella relazione madre-bambino, la donna soddisfa pienamente le sue esigenze affettive e tutto ciò che sta al di fuori, conta poco. Per l’uomo questa simbiosi non si verifica (grazie a Dio) proprio perché il suo compito evolutivo sarà quello di aprire questo “cerchio” e portare il figlio al mondo e nel mondo. A volte può capitare che egli si senta tagliato fuori, trascurato, non considerato. In certi casi questo può essere davvero così, a volte invece l’uomo immaturo fatica ad accettare che non è più il centro affettivo della compagna, è poco disposto ad attendere, a pazientare, a condividere il tempo.
Occorre essere preparati a queste differenze, per evitare di idealizzare l’altro, e fare i conti con la realtà di un modo di vedere e sentire le cose diverso. E’ importante che la donna non si chiuda troppo in questa simbiosi, che deve durare un tempo limitato, mostrando al compagno considerazione e attenzioni possibilmente nel linguaggio d’amore del partner. Nello stesso tempo l’uomo va spronato a maturare e ad evolvere dalla sua natura egocentrica e il modo migliore è quello di coinvolgerlo affettivamente facendolo entrare in questo “cerchio” esaltandolo e apprezzandolo per il suo nuovo ruolo di padre. Quando un uomo si sente stimato, riconosciuto e valorizzato da il meglio di sé alla sua donna e alla sua famiglia.
SESSUALITA’
Di solito questa dimensione decresce nei primi tempi dopo il parto. A volte la ripresa può essere complicata non solo per motivi psicologici ed emotivi, ma anche fisici come la stanchezza e il dolore intimo spesso associato alla secchezza vaginale di cui la donna può soffrire nel dopo-parto.
L’incontro intimo è un momento importantissimo per la coppia, perché nutre il sacramento, alimenta l’unione e fa sentire amato il proprio uomo. Di solito si crea la situazione per cui lei fatica a riprendere la relazione sessuale: prevale un calo del desiderio (che può essere normale per via degli ormoni), stanchezza, disinteresse all’incontro a causa dell’appagamento affettivo della relazione col figlio.
A volte a causa di tutti questi fattori il marito viene eccessivamente trascurato su questo aspetto (conosco coppie che dopo la nascita del primo figlio non hanno più fatto l’amore anche per anni). Questo apre le porte al tradimento, che di per sé è sempre sbagliato, e l’ideale sarebbe confidarsi in modo diretto col partner delle proprie insoddisfazioni o bisogni, ma spesso la tentazione ha la meglio. Noi come mogli dobbiamo custodire nostro marito, prendendoci cura delle sue esigenze. Questo non significa però non tenere conto dei nostri tempi naturali e fisici di ripresa dal parto, o eventuali momenti stressanti che stiamo vivendo. Allora il dialogo aperto e franco e la condivisione devono prevalere in modo da affrontare insieme, come una squadra le difficoltà e condividere una gestualità possibile che faccia sentire l’altro amato e voluto bene.
MOMENTI DI DIVERTIMENTO
Spesso quando arrivano i figli ci si dimentica di quanto sia vitale divertirsi col proprio compagno. Presi da pappe, pannolini, bollette, mutuo, incastro di lavoro asilo e chi più ne ha più ne metta, non condividiamo più momenti di gioia e spensieratezza col nostro partner. La relazione può diventare pesante e la routine è dietro l’angolo ad inghiottirci.
Per questo motivo, sia se ci troviamo nei mesi successivi al parto, sia se i nostri bimbi sono cresciuti, organizziamo almeno una volta al mese un appuntamento speciale per la coppia. Ma non la solita cosa barbosa! Ma una cosa che ci piace davvero, che ci appassiona, che ci rende allegri. Che so’ una partita al bowling, una birra in un pub, un concerto, un picnic su un prato, qualcosa che magari richiami gli anni spensierati del fidanzamento. Qualsiasi cosa va bene, basta che piaccia ad entrambi!
Questo alimenta la complicità e lo spazio dell’amicizia in una coppia, che è una dimensione vitale e fondamentale su cui spesso si possono superare le più grandi difficoltà. Se sei la migliore amica di tuo marito egli non esiterà a confidarsi con te nelle difficoltà perché si sentirà sempre accolto. Questo non vuol dire avallare l’immaturità di certi uomini che ahimè non accettando di crescere e vogliono vivere ancora come ragazzini e fare cose da adolescenti.
Poi i figli crescono, si fanno numerosi e impegnativi e il tempo per la coppia va graffiato e assolutamente trovato. L’impegno dei figli ci fa dimenticare che “il primo figlio della coppia, è la coppia” (Cit. c.f.Betania) e non coltiviamo più tutti gli aspetti belli e gioiosi del matrimonio.
Le responsabilità e gli impegni sono molto importanti, ma la vita matrimoniale non può essere solo freddi doveri e incalzanti scadenze. Così almeno una volta mese (ma noi lo facciamo ogni settimana) dovete ritagliarvi un tempo solo di coppia e due volte all’anno un weekend. Per parlare, per godere di voi, per fare l’amore con tutta calma, per sentirvi innamorati come la prima volta e anche di più, per guardarvi negli occhi e tenervi per mano come se non ci fosse un domani. Non temete di lasciare i figli ai nonni o ad una baby-sitter, non vi fate impressionare da eventuali opposizioni, anzi abituateli al vostro amore, abituateli che c’è uno spazio sacro che è solo vostro di cui loro si nutrono ma che solo voi potete custodire.
Infine care Mogli & Mamme non vi dimenticate di prendervi cura di voi sotto il profilo fisico, psichico e spirituale: pregate, attingete ai sacramenti con costanza, scrutate le Scritture, curate un’alimentazione sana e un corpo in salute, valorizzate la vostra femminilità e il vostro look (senza farne un idolo), concedetevi lo sport che vi piace, datevi degli spazi personali, uscite con le amiche prendetevi cura dei vostri bisogni e riversate la vostra soddisfazione nella vostra famiglia per sostenere vostro marito e accogliere e custodire i vostri figli.