Dopo avere perso tre piccini al terzo mese di gravidanza, due dei quali in una gravidanza gemellare, Dio mi fece dono di portare a termine due gravidanze da cui nacquero i miei due figli.
Ero una mamma ansiosa, i miei bimbi si ammalavano a turno, come tutti i bambini, ma io, forse provata da quelle perdite avute, temevo sempre per la loro vita…
Ad uno dei due erano risultate delle analisi sballate ed il medico aveva suggerito di fare indagini più accurate. Ero spaventata.
Un pomeriggio d’estate, mentre i bambini erano al mare con il papà, mi sdraiai sul divano e mi addormentai.
Sognai di essere nella vecchia casa dei miei nonni, dov’era nata e cresciuta la mia mamma, mi trovavo in piedi accanto a mio marito in una stanza a pianterreno ed accoglievamo delle persone, vestite con lunghi abiti bianchi, che ci offrivano ceste di frutta. Improvvisamente sentii una vocetta provenire dal basso che disse: “Mamma“.
Abbassai lo sguardo e vidi un bimbo sui sette anni, anche lui vestito con una tunichetta bianca, aveva i capelli biondi e ripeté: “Mamma“.
“Gioia -risposi- io non sono la tua mamma!…”
Lui mi sorrise e disse:
“Io sono il tuo figlio primogenito, sono venuto a dirti che non devi preoccuparti per i miei fratelli, perché io li proteggerò sempre! Ed ora voglio darti una grande gioia, guarda…”
e così dicendo indicò la porta, dalla quale entrarono due ragazze sui quindici anni, gemelle, con i capelli scuri a caschetto.
Parlavano e ridevano tra loro, ma non mi parlarono. Per la gioia mi misi a piangere e mi svegliai piangendo!
Dopo quel sogno, nella mia vita, in tutti i momenti in cui ho temuto per i miei figli, ho chiamato lui, il mio “figlio primogenito”.