Quante volte ci siamo interrogati sulla dimensione corporea all’interno del nostro cammino di fede?
Forse ci viene da distinguere nettamente il lato corporeo da quello spirituale, quasi che questi fossero due realtà ben distinte della vita e dell’essere umano. Ma è così?
Veramente per camminare spiritualmente dobbiamo accantonare tutto quello che è fisico, carnale?
Crediamo in un Dio che, a sua volta, ha creduto così profondamente nell’uomo da scegliere di incarnarsi.
Prendere quel corpo e riempirlo di verità, di redenzione.
Quel corpo che, attraverso Cristo stesso, diventa strumento di santità.
Siamo stati creati come persone in una unità inscindibile di anima e corpo.
Come possiamo approfondire questa relazione profonda?
Nel corso dei secoli la Chiesa ha fatto un percorso straordinario su questi temi, basti pensare all’immensità della Teologia del corpo di San Giovanni II. Nei primi cinque anni del suo pontificato ha svolto un grande ciclo di catechesi proprio su questo.
È un insegnamento magistrale sul corpo, sul matrimonio e sulla sessualità. Da sposi che scelgono liberamente il sacramento del matrimonio cristiano abbiamo il dovere e il diritto di approfondire questi aspetti.
Magari ci sembrano questioni troppo complesse, lunghe e ampie… prendere in mano tutta la Teologia del Corpo è troppo per noi…
Nessun problema: c’è un libro scritto all’inizio del 2021 che rende tutto molto più familiare. Un vademecum per i fidanzati, gli sposi, ma anche per tutte le persone (laiche e non) che vogliono approfondire la grandezza del mistero iscritto nel nostro corpo.
Già il titolo è tutto un programma “Il cielo nel tuo corpo – teologia del corpo di lui e del corpo di lei” scritto da due sposi Tommaso Lodi e Giulia Cavicchi.
Li abbiamo contattati per porre loro qualche domanda e condividerla con voi.
Cari Tommaso e Giulia come nasce questo libro?
Anni fa in occasione di una catechesi sul funzionamento del corpo umano nell’ambito dei metodi naturali di regolazione della fertilità, ci venne questa intuizione: se è vero che Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza, a quale volto di Dio rimandano il corpo maschile e il corpo femminile? E dove andare a cercare la risposta se non nei genitali, luogo del corpo che ci contraddistingue come maschio o come femmina? Abbiamo allora cercato di guardare i nostri organi sessuali con lo sguardo di Dio quando, in Principio, ha creato l’essere umano come maschio e femmina. Abbiamo così riconosciuto uno stupefacente nesso tra biologia e interiorità capace di illuminare l’autentico maschile e l’autentico femminile.
Ogni volta che facevamo questa catechesi le persone che ascoltavano restavano molto colpite e ci chiedevano dove poter approfondire questi temi. Un amico frate allora ci suggerì di scrivere un piccolo libro in modo da rendere condivisibile con tanti questa bellezza. Dopo alcuni anni da questo suggerimento, il lockdown del 2020 è stata l’occasione propizia per concretizzare questo intento.
Questo titolo super-affascinante “il cielo nel tuo corpo”: da dove viene l’ispirazione?
Crediamo sia proprio stata un’ispirazione. Mentre il sottotitolo (Teologia del corpo di lui e del corpo di lei) era già chiaro ancora prima di iniziare a scrivere il libro, questo titolo è emerso quasi per caso mentre scrivevamo. Il Cielo rimanda senz’altro al mistero di Dio, inoltre ci piaceva richiamare, la preziosa funzione di bussola che il cielo aveva nell’antichità per i naviganti. Il corpo è davvero quella bussola che se accogliamo può indicarci la meta della nostra vita.
Un libro che è conoscitivo e meditativo allo stesso tempo: quale per voi l’argomento più caro che avete trattato?
Giulia: per quanto riguarda me, tutta la parte sul femminile mi è particolarmente cara perché è frutto di un cammino interiore e di una riflessione personale che in alcuni punti mi è costata anche diverse lacrime. La sento come una parte molto intima e preziosa, un dono che metto in comune con tutte le donne che vorranno accoglierlo.
Tommaso: per me è difficile trovare un argomento più caro degli altri, certamente la parte maschile racchiude tanto di me. Scrivere questo libro è stata un’esperienza intima e profonda, una specie di parto.
Cosa direste a San Giovanni II se lo aveste qui davanti ora (e, in un certo senso, lo è)?
Lo ringrazieremmo di cuore per questo tesoro che ha lasciato in eredità alla Chiesa e gli diremmo che è stato davvero profetico: mai come in questo momento c’è bisogno di una Parola di Verità sul corpo e sulla sessualità, non solo fuori dalla Chiesa ma anche dentro la Chiesa!
E chiederemmo una benedizione speciale da parte sua per questa missione così particolare a cui siamo stati chiamati.
Ringraziamo di cuore Tommaso e Giulia perché con le loro parole ci hanno aiutato ad entrare nel loro libro che troverà sicuramente posto nel cuore e nella libreria di molte di noi.