E’ nella libertà e nella felicità dell’io che va ricercata la chiave della sessualità? La sessualità può essere solo sinonimo di divertimento?
Oggi sembra vi sia un diritto fondamentale alla libertà e alla felicità, che vanno ricercate a tutti i costi. Tutto, oggi, ha senso solo se mi rende più libero, più felice, e quindi sembra che solo coniugando libertà e felicità, potrò avere una sessualità libera e felice. E questa sarà tale solo quando sarà vissuta senza tabù, senza inibizioni e senza regole.
E’ proprio in quest’ottica che trovano spazio i sex-toys, la commercializzazione del sesso, la pornografia, l’autoerotismo, …
Cosa ha portato a questa concezione della sessualità? Siamo una società dal sesso facile? Davvero oggi l’unica trasgressione è essere fedeli? E… c’è ancora spazio per l’Amore?
Per fortuna la Familiaris Consortio ci ricorda che:
L’uomo porta impresso nella sua carne questo atto originario d’amore, per cui la sua esistenza è un’esistenza per amore e allo stesso tempo è una chiamata all’amore e un invito a realizzarsi nell’amore.
L’esistenza dell’uomo è una chiamata all’Amore e un invito a realizzarsi nell’amore? E’ proprio il Signore che ci chiama ad amare nostro marito: noi siamo chiamati ad amarlo e a realizzarci nell’amore come coppia.
Il saper amare, o detto in altri termini “il saper fare l’amore”, è il dono che Dio ha voluto fare agli sposi affinché potessero rendere visibile la verità del loro amore.
Un amore che mette in comunione, non che divide; un amore per l’altro, mai contro; un amore per la crescita, non per il regresso; un amore fatto di gesti, non di parole: perché l’amore degli sposi è un amore che si esprime attraverso il linguaggio del corpo, dentro e fuori le coperte.
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