Oggi ospitiamo un colloquio sincero e faticoso che abbiamo ricevuto ? come un dono ? da una delle nostre M&M, che ha deciso di mettere la sua esperienza a servizio di altre donne che, magari, non hanno ancora trovato il coraggio e la forza di affrontare questo problema.
Questa M&M ci parla di un problema di cui soffre: il dolore durante il rapporto sessuale che, nel suo caso, ? dovuto ad una endometriosi al quarto stadio.
Ci puoi dire, in poche parole, che cos?? l?endometriosi e quali sono le sue conseguenze?
L’endometriosi ? una malattia in cui il tessuto che normalmente ? posizionato all’interno dell’utero, nell’endometrio, cresce al di fuori di esso. Il tessuto pu? irritarsi e creare cicatrici e aderenze, che legano gli organi tra loro, impedendogli di “funzionare” al meglio. L’endometriosi causa dolore, a volte molto forte, in particolare durante il ciclo e durante i rapporti sessuali. Inoltre porta sterilit?: le aderenze infatti inspessiscono le membrane dell’utero rendendo difficile l’annidamento del feto e alle volte occludono le ovaie. La cosa peggiore quando si soffre di endometriosi forse non ? la difficolt? ad avere un bambino, ma il dolore costante nei rapporti intimi col marito.
Quando hai iniziato a capire che qualcosa ?non funzionava??
Ricordo ancora l’attesa e l’emozione del nostro primo incontro da sposi (il nostro primo incontro fisico in assoluto)…dopo gli anni vissuti con fatica in castit? c’era molta attesa. Io mi sono accorta subito che qualcosa non andava, ma era difficile da ammettere e ogni volta mi dicevo che sarebbe andata meglio, che forse ero io che non vivevo con naturalezza la cosa, che ero esagerata, che forse ero troppo debole e non ero capace di sopportare il dolore ecc.
Come ne ha risentito il rapporto di coppia?
Abbiamo avuto molte fasi in questi anni…all’inizio mi negavo…il dolore era troppo, poi ho capito che la paura mi faceva stare peggio. Mio marito da parte sua era bloccato: credo che nessun marito degno di questo nome voglia far soffrire la propria moglie. Da qui ? partito un percorso di pazienza e consapevolezza che ha portato ad un unione profonda tra di noi.
Quanto tempo ? passato prima che iniziassi ad affrontare, dal punto di vista medico, questa situazione?
Dopo un anno mi sono decisa e ho iniziato un iter lunghissimo che finalmente, dopo anni, ha portato una diagnosi. E’ stato molto difficile, perch? associare l’amore con il dolore ? innaturale.
Cos?? cambiato dopo aver ricevuto la diagnosi di endometriosi?
La diagnosi mi ha sollevata e ha ridato speranza e linfa al mio matrimonio, perch? diciamolo, io mi sentivo sbagliata e incapace di essere donna e moglie. Oggi sono arrivata alla soglia di un’operazione che, Dio volendo, mi liberer? da tutto questo dolore e forse mi permetter? di amare il mio sposo come merita.
In questo percorso potrebbe essere facile allontanarsi sempre pi? tra moglie e marito, e finire per ?arrendersi?. Voi come vivete la vostra intimit? e cosa vi aiuta a sopportare tanta fatica?
So di matrimoni finiti per questo problema, perch? quando si sente dolore una parte di te ti dice: “ma chi te lo fa fare?”. Io non sono certo un’autolesionista, per? ecco diciamo che a volte si fanno dei piccoli sacrifici per un orizzonte pi? ampio.
Nel mio matrimonio forse manca un’intimit? appagante che lega la coppia in senso fisico, ma tra noi c’? una sintonia che va oltre questo aspetto, dove anche il dolore assume un significato diverso. Mio marito ? un santo, perch? … insomma … diciamolo, ? davvero difficile e ci vuole tanta pazienza e comprensione reciproca, che noi abbiamo trovato solo offrendo le nostre fatiche a Ges?.
Io ho imparato a controllare la paura che mi irrigidiva, peggiorando ovviamente di gran lunga la situazione. Diciamo che ogni volta faccio un bel respiro e mi butto! Perch? la verit? ? che, anche se con dolore, la comunione con mio marito la sento comunque! ? innegabile che l’unione fisica ? anche spirituale, ? un collante che lega ed unisce.
Che cosa ti sentiresti di dire a una donna che vive il problema del dolore durante il rapporto sessuale?
Il mio consiglio ? vincere la paura e parlarne con il proprio ginecologo. Non ? “normale” provare dolore nel momento di massima condivisione fisica e spirituale con il proprio marito e non c’? motivo per provare dolore inutilmente, soprattutto se si pu? evitare. Le diagnosi su queste malattie sono lunghe, perch? c’? una specie di tab?, quasi ci si vergogna a parlarne. So quanto ? difficile parlare di dolore su un tema come questo, so quanto ? difficile desiderare un bambino e aspettare ad operarsi perch? ci? vorrebbe dire fermare la ricerca, so quanto ? difficile sperare ogni volta che qualcosa cambi come per miracolo e desiderare di essere come tutte le altre per vivere l’intimit? in modo sereno, ma so anche che con l’aiuto di Ges? tutto si pu?.