Quali sono gli effetti collaterali dei vari metodi contraccettivi?
Oggi vogliamo rispondere a questa domanda, perché come è vero che alcuni metodi non ne hanno è anche vero che quelli che li hanno non vengono mai accuratamente descritti dai medici che li prescrivono!
Ad esempio, i ginecologi sono soliti consigliare alle neo-mamme l’uso della pillola per non incorrere in gravidanze inaspettate durante il periodo di allattamento… ma gli effetti negativi della pillola vengono sempre spiegati?
Ecco, quello che pretendiamo di fare con questo post: semplicemente informazione.
-METODI NATURALI: essendo basati sull’osservazione del proprio corpo, in tutta naturalezza, non presentano nessun effetto collaterale;
-COITO INTERROTTO: viene segnalato stress e disagio nei rapporti;
-PRESERVATIVO: talvolta non è tollerato perché deve essere messo interrompendo l’atto sessuale. Di solito viene associato a sostanze spermicide. Gli effetti collaterali segnalati si riferiscono solo ad allergia al lattice o alle sostanze utilizzate per colorare o profumare i profilattici.
-PILLOLA: in commercio dagli anni 60, è stata via via cambiata nelle componenti e nelle dosi, nel tentativo di ridurre rischi per la salute ed effetti collaterali per la donna che la assume. Le pillole di terza generazione che hanno dosaggi molto bassi non bloccano in tutti i casi l’ovulazione ed è probabile la possibilità di un loro meccanismo abortivo e non contraccettivo.
La pillola non può essere assunta dalle donne che hanno malattie al fegato, tumori maligni all’utero e al seno, oppure rischi di flebite o trombosi per difficoltà congenite o acquisite della coagulazione del sangue. Alle donne che fumano è vivamente sconsigliato l’uso della pillola, soprattutto oltre i 35 anni perché aumenta il rischio di problemi al cuore e alla circolazione sanguigna.
Possono presentarsi effetti collaterali generali come nausea, vomito, aumento di peso per ritenzione idrica, edemi, crampi muscolari, mal di testa, vertigini, macchie sulla pelle, dolore mammario, ipertensione, perdite ematiche intermestruali, vampate di calore, affaticamento, stanchezza, alterazione dell’umore, depressione e diminuzione del desiderio sessuale, alterazioni del ciclo stesso. Inoltre occorre prestare attenzione all’assunzione di farmaci mentre si usa la pillola, infatti i farmaci che stimolano il metabolismo del fegato riducono l’efficacia della sua azione. L’uso a lungo termine della pillola può creare difficoltà al ritorno della fisiologica attività di utero e ovaie. Risulta evidente che la pillola deve essere prescritta dal medico e implica attenti controlli medici periodici.
-PILLOLA DEL GIORNO DOPO: l’assunzione entro 72 ore da un rapporto sessuale stimato “a rischio di concepimento”, comporta la possibilità di aborto nel caso in cui il concepimento sia già avvenuto, per ostacolo all’annidamento dell’embrione; nel caso in cui invece non ci sia stata ancora l’ovulazione (e quindi nemmeno il concepimento), il meccanismo è contraccettivo perché si ritarda l’ovulazione.
Può provocare nausea, vomito, cefalea, perdite di sangue, vertigini, tensione mammaria.
-SPIRALE: dolori intensi sia in fase mestruale che periovulatoria e mestruazioni molto abbondanti e maggior suscettibilità alle infezioni genitali e pelviche. Viene segnalato un maggior rischio di gravidanze extra-uterine e possibilità di aborto nel caso in cui sia avvenuto il concepimento.
(fonte: CICRNF)
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