In quest?itinerario* andremo a visitare tre cittadine che, oltre ad essere di antichissima origine e ricche di bellezze artistiche, sono anche situate in una delle pi? belle e suggestive coste italiane.
Dieci chilometri di spiagge sabbiose interrotte qua e l? da punte rocciose separano Sperlonga da Gaeta; mare azzurro, reperti romani, chiese antiche rendono questo territorio una meta imperdibile.
Cominceremo il percorso da Terracina, il cui nome probabilmente deriva dalla lingua etrusca; ricordata dallo storico Strabone, ? citata nel primo trattato tra Roma e Cartagine, siglato nel 509 a.C. Si ingrand? grazie alla costruzione della via Appia, che collegava Capua a Roma, e in epoca bizantina fu piazzaforte militare. Le vestigia antiche si possono trovare ovunque, ma tradizionalmente la citt? ? divisa in una parte pi? alta, con l?Acropoli, e una zona pi? bassa, derivante da una prima espansione in epoca romana.
Nella citt? alta, il Foro Emiliano, con pavimento a lastre calcaree, ? attualmente la piazza principale della citt? dove si affaccia il Duomo, edificato tra il V e il VI secolo sul luogo di un antico tempio romano, e consacrato nel 1074 a san Cesareo. Tramite una scalinata si accede al Portico, formato da sei colonne romane, di particolare valore artistico; altrettanto interessante e particolare ? il campanile romanico, con ampi archi nella parte inferiore.
Sempre nella piazza sorgono l?antico Palazzo Venditti, abbellito da trifore, la Torre Frumentaria risalente al XII-XIII secolo, e il Palazzo Vescovile, di epoca carolingia ma rimaneggiato nel corso dei secoli.Altri edifici interessanti sono la Chiesa di San Giovanni, la Chiesa del Purgatorio, il Castello dei Frangipane e Palazzo Braschi.
A pochissimi chilometri dal centro di Terracina sorge, sul Monte Sant?Angelo, il Tempio di Giove Anxur (il dio da fanciullo), un antico santuario laziale ristrutturato in modo monumentale tra il II e il I sec- a.C. Oltre all?interesse storico del sito (che comprende molteplici insediamenti) va evidenziata la bellezza della visuale che vi si gode, potendo spaziare con lo sguardo dal promontorio del Circeo, alle isole ponziane, e fino ad Ischia.
Lasciata Terracina, possiamo dirigerci a Sperlonga, altra perla del Mar Tirreno.
Oltre ad essere una raffinata e frequentatissima localit? turistica, essa ha il centro storico caratterizzato da un dedalo di bianche viuzze, arroccato su uno sperone di roccia che si protende sul mare. Classificato come uno dei Borghi pi? belli d?Italia, fin dall?epoca romana fu residenza di imperatori e illustri cittadini. Particolarmente interessante, appena fuori l?abitato, ? il sito archeologico della Villa di Tiberio, inglobante una grotta naturale abbellita all?epoca da giochi d?acqua e da gruppi scultorei del ciclo di Ulisse (conservati ora al Museo Archeologico).
Particolari nel paesaggio le Torri di avvistamento del XVI secolo: la Torre Centrale (Torre Maggiore), la Torre Truglia, costruita su una precedente torre romana che fu distrutta da Federico Barbarossa e ricostruita nel 1611, e la Torre di Capovento.
A sud di Sperlonga troviamo Gaeta, il cui nome, tuttora di origine incerta, secondo Virgilio deriva da Caieta, la nutrice di Enea, qui sepolta (Eneide, VII, 1-4). Anche questa citt?, di origini antichissime, fu un famoso luogo di villeggiatura per personaggi illustri dell?epoca romana.
Numerose sono le chiese interessanti: la Cattedrale dei santi Erasmo e Marciano, edificata nel XI secolo su una precedente chiesa del VII secolo, ma restaurata in stile neoclassico; notevole esempio di arte medievale ? il campanile, opera del XII secolo di stile arabo-moresco e rimasto originario; il Santuario della Santissima Annunziata (trecentesco ma restaurato in stile barocco); la Cappella dell?Immacolata Concezione (o Cappella d?Oro, chiamata cos? perch? ha la volta a botte formata da cassettoni di legno intagliati e dorati), il Tempio di San Francesco, originariamente in stile gotico ma rimaneggiato in stile neogotico nel XIX secolo; la Chiesa di San Giovanni a Mare; la Chiesa di San Domenico.
Altri edifici da vedere sono il Castello Angioino-Aragonese, il Palazzo de Vio, il Mausoleo di Lucio Munazio Planco (risalente al 22 a.C.), lo Stabilimento della Santissima Annunziata, sorto nel 1300 in occasione del primo Giubileo, a cui ? annessa la Cappella d?Oro.
Oltre agli edifici storici ed artistici, bellissime sono anche le spiagge di questo litorale, alcune di sabbia finissima, altre di bianca sabbia calcarea.
A conclusione del nostro itinerario, visitiamo il luogo pi? particolare e spettacolare della zona, il Santuario della Santissima Trinit?, chiamato anche della Montagna Spaccata.
Questo Santuario, che fu fondato dai monaci benedettini prima dell?anno mille, sorge sul fianco occidentale del Monte Orlando e viene chiamato cos? perch? edificato su una fenditura nella roccia creatasi, come vuole la tradizione, a seguito del terremoto che accompagn? la morte di Ges? sulla Croce e che squarci? il Tempio di Gerusalemme.
Nel 1434 dalla cima dei due costoni di roccia da cui deriva il nome si stacc? un masso che si incastr? pi? in basso tra le pareti della fenditura; su questo masso fu costruita una cappella di forma circolare, in cui si trova un Crocifisso ligneo del XV secolo. A questa cappella si accede attraverso un passaggio stretto tra le pareti della fenditura della montagna; da ammirare il panorama, che spazia sul mare circostante e sull?altissima falesia di 150 metri. Impressionante lo strapiombo su cui la cappella ? costruita, e particolarmente suggestivo il luogo, pieno anche di misticismo e della fede dei numerosissimi pellegrini che lo hanno visitato (tra cui San Benedetto, San Francesco, Sant?Ignazio di Loyola, San Filippo Neri, San Gaspare del Bufalo) e che tuttora lo visitano. Prima di arrivare alla cappella, una frase in latino indica il luogo dove c?? l?impronta simile ad una mano nella roccia, la cosiddetta ?mano del turco?, che secondo la leggenda, si sarebbe formata quando un marinaio turco, che non credeva all?evento prodigioso della spaccatura nella montagna, appoggi? la mano sulla roccia, che al contatto divenne morbida.
Da visitare, con ingresso accanto al Santuario, anche la Grotta del Turco: un percorso suggestivo nelle viscere della montagna, scavato nella roccia, scende fino ad arrivare al livello del mare, all?interno di una grotta dove si dice approdassero i pirati saraceni, per attaccare di sorpresa le navi.
Preghiera a Ges? Crocifisso
Signore Ges?, che hai versato il Tuo Sangue prezioso per tutti gli uomini, fa? che non manchino mai operai nella vigna del Padre.
Veglia sull?anima dei giovani e sul cuore dei bambini. Aiutaci a superare le grandi minacce morali e sociali che colpiscono la vita e l?amore sulla terra.
Rendici disponibili alla salvezza dei nostri fratelli, e facci comprendere che tutti possiamo offrire qualcosa: un pane, un sorriso, una preghiera, perch? si compia nel mondo il disegno di Dio e la salvezza dell?uomo.
Amen.
*I brevi itinerari proposti non pretendono di essere esaustive guide turistiche, ma semplici spunti e punti di partenza per un percorso che culmina in un momento di preghiera presso un Santuario o una chiesa