Una volta accesa la fiamma del desiderio, si può custodire?
Sì, si può custodire… ma cosa bisogna fare?
Forse facendo ciò che fanno gli amanti nel Cantico dei Cantici e cioè… cantando! Cantando il desiderio che abbiamo…
Ma cosa vuol dire?
Raccontandocelo nella quotidianità, nella concretezza. Proprio questo custodisce il desiderio, lo mantiene all’interno della coppia, anche quando ci sono scossoni pesanti.
Che cosa vuol dire lasciare cantare il desiderio?
Qualcosa che potrebbe, più o meno, suonare così…
Avete visto il mio amato?
Io l’ho perso di vista… il mio amato è bello… ha un sorriso… tanta pazienza… il mio amato cammina con me e non mi lascia mai la mano, mi ascolta anche quando non mi comprende del tutto.
Il mio amato è così eppure… l’ho perso di vista.
In mezzo ai compiti, ai figli, al lavoro, alle rogne, mi sono voltata e non lo vedo più… lo so che sta camminando vicino a me, eppure non lo vedo.
Mi sono dimenticata di raccontargli quanto mi piace essere desiderata da lui, mi sono dimenticata di dirgli quanto è prezioso averlo accanto ed ora, mi guardo attorno, e non c’è.
Voi lo avete visto? Vorrei tanto poterlo rivedere.
La mia amata è bella.
Ha un corpo… una morbidezza che non vi so spiegare… se la tengo fra le braccia mi sento un re.
Se la sfioro mentre traffichiamo in cucina, a volte, mi prende un calore di desiderio… l’ho persa però alcuni giorni fa… e io mi sento smarrito.
Mi ha detto che non stava bene, che non si sentiva bella, ma ho pensato stesse esagerando. Poi, il lavoro che è in un momento no… tutto mi pareva una fatica.
Ho chiuso i contatti con lei, mi è parso di averlo fatto solo per un attimo, ma adesso non la trovo più, sapete dov’è?
Volevo dirle che mi piace così tanto oggi, anche se ha qualche ruga e smagliatura in più, vorrei dirle che nessuna è come lei, perché la strada che abbiamo fatto insieme la rende unica ed erotica per questo.
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