Siamo uomini e donne, mariti e mogli, siamo l’uomo, maschio e femmina, così Lui ci ha voluti, così Lui ci ha creati e ci ha donati l’un l’altra.
Il dono di Dio include l’impegno dell’umana libertà: le buone opere del cristiano sono sempre opere della Grazia che salva ma sono anche il frutto dell’uomo trasformato.
Ogni azione, anche la più piccola, ha una dimensione eterna, tramite essa l’uomo può salvarsi o perdersi.
“Il gravissimo dovere di trasmettere la vita umana, per il quale gli sposi sono liberi e responsabili collaboratori di Dio creatore, è sempre stato per essi fonte di grandi gioie, seppur talvolta accompagnate da non poche difficoltà ed angustie. In tutti i tempi l’adempimento di questo dovere ha posto alla coscienza dei coniugi seri problemi”
Humanae vitae, 1
La Chiesa ha sostenuto gli sposi ed infatti qualcuno fra di noi si è sposato conoscendo già i Metodi Naturali, perché durante il fidanzamento ha frequentato un percorso per impararli e si è sposato con la certezza che avrebbe vissuto la sessualità all’interno del matrimonio come l’Humanae Vitae ci insegna.
In Humanae vitae n.18 leggiamo:
“la Chiesa è la prima ad elogiare e a raccomandare l’intervento dell’intelligenza in un’opera che così da vicino associa la creatura ragionevole al suo Creatore ma afferma che ciò si deve fare nel rispetto dell’ordine da Dio stabilito. Se dunque per distanziare le nascite esistono seri motivi, derivanti dalle condizioni fisiche o psicologiche dei coniugi, o da circostanze esteriori, la Chiesa insegna essere allora lecito tener conto dei ritmi naturali immanenti alle funzioni generative per l’uso del matrimonio nei soli periodi infecondi e così regolare la natalità senza offendere i principi morali che abbiamo ora ricordato.”
Chi ha usato i metodi naturali all’inizio del matrimonio, prima di avere i figli, fra una gravidanza ed un’altra, o proprio per cercare quella gravidanza che non arrivava, può aver pensato che le motivazioni che spingevano al loro uso fossero accettabili: i figli quando cercati arrivavano e se arrivavano un po’ prima niente da dire.
Ma quando le motivazioni cambiano, quando accogliere generosamente diventa difficile, quando evitare la gravidanza, per gravi motivi e nel rispetto della legge morale, può sembrare un rifiuto mentre invece dovrebbe essere una rinuncia, si rischia di cadere nell’errore e di costruire un muro; la donna diventa un semaforo che dice si o no ai rapporti sessuali in base alle fasi del ciclo mestruale, perché: assolutamente non possiamo avere altri figli ora!
La tentazione di far diventare la scheda di raccolta dati qualcosa dietro cui nascondersi diventa grande. Ecco che un buon insegnante dei MN si trova a dover affrontare un lavoro che va oltre l’insegnamento di una tecnica, ma che racconta un accompagnamento.
Sin dall’inizio ha svolto il suo lavoro così, ma ora la coppia è cambiata, ora si trova a vivere tutto ciò che finora era stato ipotizzato, ora si entra nell’esperienza reale.
Questo è il vero lavoro dell’insegnante, che non può ridursi al trasmettere tecniche, deve piuttosto essere la proposta di un percorso formativo-educativo che non può prescindere dalle persone che si incontrano e dall’insegnante stesso e dalla sua storia.
Perché ognuno di noi è diverso: a volte capita di conoscere altre coppie che usano i MN e si ha l’impressione che non abbiano alcuna difficoltà e fanno invidia a chi vive il desiderio e la passione come ostacolo alla possibilità di vivere i Metodi Naturali seguendo le regole.
In Veritatis splendor N.18 leggiamo
“Chi vive -secondo la carne- sente la legge di Dio come un peso, anzi come una negazione o comunque una restrizione della propria libertà. Chi, invece, è animato dall’amore e “cammina secondo lo Spirito” (Gal.5,16) e desidera servire gli altri trova nella legge di Dio la via fondamentale e necessaria per praticare l’amore liberamente scelto e vissuto. Anzi, egli avverte che l’urgenza interiore è una vera e propria necessità, e non già una costrizione, di non fermarsi alle esigenze minime della legge, ma di viverle nella loro pienezza. Questa vocazione all’amore perfetto non è riservata solo ad una cerchia di persone.”
A chi invece non ha ancora avuto la fortuna di incontrare i metodi naturali, la contraccezione viene propinata come se fosse il dono della libertà più grande, puoi scegliere cosa usare, tante sono le offerte in commercio… Quasi nessuno nel farti la proposta fa differenza fra mezzi contraccettivi e abortivi, tu non capisci perché? nessuno ti ha mai spiegato come funzionano certi mezzi, ma il risultato è lo stesso: si può fare sesso e non avere il pensiero di eventuali altri figli, e invece, tutto tranne che libertà, è schiavitù, negazione del desiderio, sopraffazione degli istinti, essere legati a qualcuno che decide per noi.
Da qui l’importanza di conoscere i MN: tutte le coppie possono venire a conoscenza di questa realtà, che è fatta di tanti uomini e donne che hanno studiato, hanno fatto ricerca, hanno scritto libri, hanno seguito centinaia di coppie per poter offrire la proposta che Dio ha pensato per noi, l’uomo, che è maschio e femmina.
Oggi si può avere la fortuna di incontrare un’insegnante di RNF (Regolazione Naturale della Fertilità) al corso prematrimoniale, o sentire un sacerdote che ne parla, o leggere un libro dove qualcuno li cita appassionatamente, ma anche un articolo su un giornale o un amico che li usa e che ne parla, raccontandone la bellezza, senza paura di essere giudicato bigotto.
Da quel momento non si può più far finta di niente, da quando se ne viene a conoscenza si viene travolti dalla verità.
Anche i più scettici non possono ignorare quella voce che dentro gli ricorda quanto quella buona novella ascoltata, magari per caso, fosse affascinante, niente che nuoce, niente che divide, nessun veleno per il corpo e per l’anima, c’è un’unica difficoltà.
Una difficoltà che tutte le coppie incontrano e devono affrontare: rendere conto delle motivazioni che ci spingono da una lato ad amarci completamente in alcuni giorni e a non farlo in altri; perché non posso assecondare il mio desiderio ogni volta che voglio?
Anche le coppie con le più grandi motivazioni, ogni mese, ogni giorno si pongono la stessa domanda: – ne vale la pena? -.
La Regolazione Naturale della Fertilità è una scuola autentica di crescita spirituale per l’uomo e la donna: la scuola del conoscersi, nella propria fisiologia riproduttiva, la scuola del possedersi nella gestione della propria sessualità, la scuola del donarsi nel rapporto d’amore uomo-donna, la scuola del riconoscimento dell’armonia della propria corporeità.
L’uomo e la donna imparano a camminare insieme condividendo anche gli eventi della femminilità e l’uomo, riconoscendoli ed accettandoli, diventa un vero compagno di vita.
Cito ancora Veritatis splendor n.103:
“Solo nel mistero della Redenzione di Cristo stanno le concrete possibilità dell’uomo. Sarebbe un errore gravissimo concludere che la norma insegnata dalla Chiesa è in se stessa solo un ideale che deve poi essere adattato, proporzionato, graduato alle, si dice, concrete possibilità dell’uomo: secondo un bilanciamento dei vari beni in questione. Ma quali sono le concrete possibilità dell’uomo? E di quale uomo si parla? Dell’uomo dominato dalla concupiscenza o dell’uomo redento da Cristo? Poiché è di questo che si tratta: della realtà della redenzione di Cristo. Cristo ci ha redenti! Ciò significa: Egli ci ha donato la possibilità di realizzare l’intera verità del nostro essere; Egli ha liberato la nostra libertà dal dominio della concupiscenza.”
Cercate informazioni dettagliate sui Metodi Naturali? Desiderata contattare un’insegnante? Visitate il sito della?Confederazione dei Metodi Naturali.