Iniziamo oggi un viaggio che ci porterà a conoscere alcune delle più affascinanti apparizioni mariane, alcune delle quali non molto conosciute da noi, ma davvero suggestive ed emozionanti!
Iniziamo con cinque apparizioni, ma non perdete l’appuntamento con i prossimi post! … e preparatevi anche a una bella sorpresa per i vostri bambini!!!
Nostra Signora della Salute di Vailankanni
Sulla costa del Golfo del Bengala, 250 km a sud della città di Madras, c’è un ridente paesino indiano che si chiama Vailankanni conosciuto e venerato, nel continente asiatico, come la “Lourdes d’Oriente”. La Madonna, secondo la tradizione, avrebbe scelto proprio questo sperduto paese del Bengala per mostrare la sua sollecitudine materna, operando miracoli e apparendovi diverse volte. Una tradizione orale ben fondata parla di tre apparizioni di Maria. La prima risalirebbe al sedicesimo secolo. Un ragazzo indù stava andando a consegnare il latte a un cliente; mentre riposava sotto un albero, vicino a un laghetto, gli apparve la Madonna chiedendogli un po’ di latte per il Bambino. Il ragazzo acconsentì prontamente per poi rimettersi in cammino. Arrivato alla casa del cliente chiese scusa del ritardo e anche per il latte che mancava. Controllando invece il recipiente del latte si accorse che non mancava niente.
Alcuni anni più tardi la Madonna apparve di nuovo, questa volta a un ragazzo disabile che vendeva burro in una piazza dello stesso villaggio di Vailankanni. A lui la Madonna domandò un po’ di burro per il suo Bambino. In seguito a questa apparizione fu costruita una piccola cappella, che ben presto divenne un luogo di culto alla Madonna, chiamata Arokia Matha cioè Madre della Buona Salute.
Il terzo miracolo riguarda invece dei mercanti portoghesi che, per intercessione della Madonna, furono salvati dal naufragio.
Nostra Signora del Dolore di Kibeho – Rwanda
In Rwanda, il 28 novembre 1981, in un collegio di studentesse, Alphonsine Mumureke, di 16 anni, alunna della prima media, stava servendo le compagne a tavola quando sentì distintamente una voce che la chiamava: “Figlia mia, vieni qui“. La voce proveniva dal corridoio, accanto al refettorio. Alphonsine si diresse da quella parte e lì vide, per la prima volta, una giovane donna, sconosciuta, bellissima, vestita di bianco. La Madonna non era proprio bianca, come è presentata nei santini, ma neppure nera. Alphonsine affermerà, nella sua testimonianza, di non riuscire a dire con esattezza come fosse la sua pelle. La Madonna mostrava la sua bellezza incomparabile. I messaggi della Madonna di Kibeho, rivelati in più apparizioni che coinvolsero altre due veggenti, non riguardavano solo la popolazione rwandese. Lo disse esplicitamente la Vergine:
Quando io mi faccio vedere e parlo a qualcuno, intendo rivolgermi al mondo intero.
Un messaggio universale, dunque. E ciò che la Madonna voleva richiamare con le sue apparizioni era il fatto che il mondo vive senza Dio, ignorando i valori dello spirito. La Vergine diceva nei suoi messaggi di essere venuta a consolare i suoi figli, invitandoli all’unità ed alla pace, attraverso la conversione, la preghiera, la penitenza e la partecipazione alla Passione di Cristo. Ecco perché si presentava come Vergine della sofferenza o dei dolori.
Degna di nota fu l’apparizione del 15 agosto 1982, quando le veggenti ebbero una chiara visione di ciò che sarebbe accaduto alcuni anni più tardi nel loro Paese. Quel giorno, la Vergine apparve alle ragazze molto triste. Alphonsine riferì di averla vista in lacrime. Le ragazze raccontarono di aver visto “un fiume di sangue, persone che si uccidevano a vicenda, cadaveri abbandonati senza che nessuno si curasse di seppellirli, un abisso spalancato, un mostro spaventoso, teste mozzate”. Ed in effetti, quando in quel funestato Paese scoppiò la guerra civile tra etnie, Tutsi e gli Hutu, ci furono massacri spaventosi, che confermarono la veridicità di quell’apparizione.
Beata Maria Vergine di Guadalupe – Messico
L’apparizione, nel XVI secolo, della Virgen Morena all’indio Juan Diego fu un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. La mattina del 9 dicembre 1531, mentre sta attraversando la collina del Tepeyac per raggiungere la città, Juan Diego è attratto da un canto armonioso di uccelli e dalla visione dolcissima di una Donna che lo chiama per nome con tenerezza. La Signora gli dice di essere “la Perfetta Sempre Vergine Maria, la Madre del verissimo ed unico Dio” e gli ordina di recarsi dal vescovo a riferirgli che desidera le si eriga un tempio ai piedi del colle. Juan Diego corre subito dal vescovo, ma questi, non credendogli, gli chiede un segno.
Il giorno dopo Juan Diego, salito sul monte dell’apparizione, con grande meraviglia trova sulla cima del colle dei bellissimi “fiori di Castiglia“: è il 12 dicembre, e né la stagione né il luogo, una desolata pietraia, sono adatti alla crescita di fiori del genere. Juan Diego ne raccoglie un mazzo che porta alla Vergine, la quale però gli ordina di presentarli al vescovo come prova della verità delle apparizioni. Juan Diego ubbidisce e giunto al cospetto del presule, apre il suo mantello (chiamato tilma) e all’istante su questo si imprime e rende manifesta alla vista di tutti l’immagine della S. Vergine. Di fronte a tale prodigio, il vescovo cade in ginocchio, e con lui tutti i presenti. L’immagine, collocata nella cattedrale, diventa presto oggetto di una devozione popolare che si è conservata ininterrotta fino ai nostri giorni. La Dolce Signora che si manifestò sul Tepeyac non vi apparve come una straniera. Ella infatti si presenta come una meticcia o morenita, indossa una tunica con dei fiocchi neri all’altezza del ventre, che nella cultura india denotavano le donne incinte. E’ una Madonna dal volto nobile, di colore bruno, mani giunte, vestito roseo, bordato di fiori. Un manto azzurro mare, trapuntato di stelle dorate, copre il suo capo e le scende fino ai piedi, che poggiano sulla luna. Alle sue spalle il sole risplende sul fondo con i suoi cento raggi. L’attenzione si concentra tutta sulla straordinaria e bellissima icona guadalupana, rimasta inspiegabilmente intatta nonostante il trascorrere dei secoli: questa immagine, che non è una pittura, né un disegno, né è fatta da mani umane, suscita la devozione dei fedeli di ogni parte del mondo e pone non pochi interrogativi alla scienza, un po’ come succede ormai da anni col mistero della Sacra Sindone.
Nostra Signora della Carità del Cobre – Cuba
A Cuba, una mattina di fine 1612 tre bambini che lavoravano come schiavi nella miniera di rame di Barajagua, Juan Morteno, Rodrigo e Juan de Hoyos, partirono alla volta delle saline nei pressi della Bahia de Nipe alla ricerca di sale. Giunti in quel luogo, a causa del mare agitato, si accorsero che non era possibile raccogliere sale. Cercarono allora rifugio e solo dopo tre notti e tre giorni riuscirono a partire su di una canoa per dirigersi verso le saline della costa. Non era molto che navigavano quando videro sopra le onde un oggetto bianco: da così lontano in mezzo alle onde, sembrava essere il cadavere di un qualche uccello marino. All’improvviso con grande sorpresa si accorsero che era invece una immagine della Vergine posta sopra una tavola. Presero l’immagine e la deposero nella canoa; fu lì che lessero sulla tavola questa iscrizione: “Io sono la Virgen de la Caridad”. Sistemata la Virgen nella canoa, tornarono a Barajagua dove già era arrivata la notizia. Fu portata al centro minerario “El Cobre” dove, nel 1628, fu costruito un eremo. Venne proclamata patrona di Cuba nel 1916 da papa Benedetto XV. Nel 1998, papa Giovanni Paolo II officiò ufficialmente tale designazione, nel corso della sua visita sull’isola caraibica.
Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Il Monte Carmelo, dove la Tradizione afferma che la sacra Famiglia sostò tornando dall’Egitto, è una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele. Qui il profeta Elia raccolse una comunità di uomini e, secondo quanto racconta la Bibbia, operò in difesa della purezza della fede in Dio, vincendo una sfida contro i sacerdoti del dio Baal.
Su questo monte, in seguito, si stabilirono delle comunità monastiche cristiane. Il 16 luglio 1251 la Madonna apparve a san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’ordine carmelitano, e gli consegnò uno scapolare (dal latino scapula, spalla) in tessuto, rivelandogli notevoli privilegi connessi al suo culto. La Madonna, infatti, assicurò che quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando:
Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo.
La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta.
Non perdete l’appuntamento con i prossimi post!
… e preparatevi anche a una
bella sorpresa per i vostri bambini!!!!
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