Questa ? la storia di una sorellina maggiore, diventata una vera e propria peste alla nascita del fratellino, probabilmente a causa della gelosia nata per tutte le attenzioni che il piccolo riceveva. Si chiamava Anna ed era figlia di conti nata ad Annecy in Francia.
Si narrano solo alcuni esempi, per far capire l’indole di Anna: una volta un calcio in testa, un’altra una manciata di sabbia negli occhi; un’altra volta ancora, in occasione del compleanno del fratellino, lo butto’ per terra e calpest? il mazzolino di fiori a lui destinato. Durante la prima guerra mondiale il padre mor? sulle Alpi e da quel momento Anna cambi? stile di vita: si fece dolce e buona e cap? che toccava a lei consolare la madre.
Al funerale del padre la trovarono con gli occhi fissi sul tabernacolo: aveva compiuto da poco quattro anni e confid? alla zia che lei parlava con Ges?. Inizi? a compiere molti sacrifici e a sei anni ricevette la prima comunione; quel giorno scrisse “mio Ges?, io ti amo e per piacerti, faccio proposito di ubbidirti sempre” Confid? alla sua migliore amica Germana che il suo segreto era che Ges? l’amava moltissimo e anche lei lo amava molto e alla mamma il desiderio che il suo cuore fosse puro come un giglio.
Aveva a cuore i poveri ma secondo Anna i veri poveri erano i peccatori e compiva continue mortificazioni per salvarli e avvicinarli a Dio. A 10 anni si ammal? gravemente, soffr? molto ma con gioia, offrendosi per i lontani da Dio. Sempre con l’obbedienza che la distingueva, la mattina del 14 gennaio del 1922 chiese alla suora che la stava accudendo se poteva andare via con gli angeli.
Appena ricevette il consenso, chiuse gli occhi su questa terra per riaprirli tra le braccia di Ges?. Anna de Guign? ? stata proclamata venerabile da Giovanni Paolo II nel 1990.
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