Eva ci pensava spesso: si era ritrovata su questa terra senza aver chiesto di venire al mondo, si era ritrovata nella relazione con Adamo così diverso da lei, e adesso Dio aveva dato loro anche una missione…eppure le sembrava tutto poco chiaro…cosa dovevano fare?
(…) Sì, aveva sentito bene quando aveva detto “siate fecondi eccetera, eccetera” come fosse stata una promessa di pienezza, di felicità, ma poi gli aveva messo dei paletti, o, meglio, uno solo, ma là dove il suo desiderio era più forte. Come poter essere fecondi, fruttuosi, felici con la frustrazione nel cuore? A volte le sembrava che tutta la vita stesse perdendo di senso e dovesse ogni giorno riscegliere il suo sì alla sua stessa storia. Adamo, da parte sua, sembrava rimasto tranquillo, aveva incassato quelle parole “siate fecondi” e “moltiplicatevi” con leggerezza e con la certezza di essere chiamato a qualcosa di buono e di grande.
(“ E voi, ancora niente figli? Al di là della fertilità, la chiamata di ogni coppia alla fecondità, S. Paolo, 2021)
Fertilità vs fecondità
Abbiamo parlato di vocazione, chiamata, missione e fecondità…parole impegnative…proviamo ora a scendere un po’ più nel concreto.
Riprendiamo subito una cosa fondamentale: essere fecondi è possibile per tutti, anche per quelle coppie che non possono avere figli nella carne, perché non esiste una coppia chiamata per essere infeconda, per vivere ferma, infruttuosa, rassegnata, perché la fecondità non coincide con la fertilità, con il generare nella carne, con il diventare genitori.
A questo (generare nella carne) siamo sicuramente chiamati da quel “moltiplicatevi” che Dio ha consegnato alla coppia in origine e ancor oggi ne abita i desideri e i progetti, sia da fidanzati che da sposi. Ma quando si è fidanzati, quando ci si prepara al sacramento, non sempre si pensa che in quella domanda che ci viene rivolta il giorno del matrimonio, in quella disponibilità “ad accogliere i figli che il Signore vorrà donarci”, è incluso il numero zero.
E se quel numero ci viene incontro, allora rischiamo di confonderci, di pensare che senza la fertilità, non sia possibile la fecondità, che dobbiamo rassegnarci. Ma zero è anch’esso un numero, e non è vuoto, privo di significato: è quel numero che, svuotato dei nostri desideri e programmi, lascia spazio alla Sua chiamata, ci costringe a fermarci, a interrogarci, a metterci in ascolto.
Certo, sicuramente nessuno si aspetta il numero zero. Nessuno si aspetta di ritrovarsi in mano i frammenti dei sogni spezzati… perciò ci può lasciare disorientati e nel dolore, finché non si scopre che si può essere fecondi, anche se infertili.
Infatti la fecondità è davvero molto di più della fertilità.
La fecondità è una scelta
La fertilità è determinata dalla natura, mentre la fecondità è una scelta della coppia e, quindi, sempre possibile. La fertilità ci è assegnata dalla vita in alcuni momenti, la fecondità dipende da noi… l’infertilità non si può evitare, si può solo accogliere, la fecondità si può costruire.
E la bella notizia è che possiamo essere generativi in ogni momento della nostra vita insieme e in ogni situazione, non è solo una cosa per pochi eletti, chiamati a vivere e fare cose speciali.
Per gli sposi la fecondità è una scelta nel senso che servono scelte fatte insieme per avere frutti duraturi e non effimeri… questi frutti possono nascere solo da un discernimento condiviso.
La comunione tra gli sposi è una fatica, ma non c’è altra strada.
Perché per prima cosa la coppia deve vivere unità al suo interno, anche se la fonte di quell’unità è il Signore non la coppia stessa.
La fecondità è una scelta anche nel senso che va rinnovata nel tempo, non è una cosa fatta una volta per sempre. Ogni giorno va ri-scelta la propria moglie e il proprio marito, va ri-scelto l’amore per un figlio, continuando a donarsi.
E, se ora tu guardi alla tua storia di coppia e ti sembra infruttuosa, arida, magari anche ferma, tutt’altro che feconda, “non temere”… Perché la fecondità non sarà il frutto di una vita riuscita, di successo e appagante, ma sarà il frutto di una vita fatta di inciampi e fallimenti, ferite e contraddizioni, ma in cui non vi siete fermati e ripiegati, non avete fatto dell’errore o del peccato l’ultima parola, ma vi siete lasciati raggiungere dallo sguardo amorevole di Dio che vi riconsegna la vostra bellezza come coppia, il sogno originario, e in forza di questo amore potete andare oltre voi stessi, donandovi, senza trattenere niente.
La fecondità prende forma
Ma… per tornare a essere concreti, come si declina la fecondità nella vita?
Certo, la forma più evidente e comprensibile di fecondità, è quella che nasce dalla fertilità. Il frutto è un figlio. Niente di più facile da capire. Eppure per essere fecondi non basta generare nella carne, siamo chiamati a dare alla luce, a dare la vita ogni giorno, che è molto altro. Anche nell’adozione e nell’affido una coppia è chiamata a dare la vita. Ogni giorno.
Ma la buona notizia è che per chi non genera nella carne e non vive la chiamata all’adozione o all’affido c’è speranza: infatti non siamo chiamati tutti nello stesso modo, né possiamo intendere una via come ripiego di un’altra…
Una missione straordinaria da vivere nell’ordinario
E, allora, quali altre vie di fecondità?
Innanzitutto il primo frutto di una coppia feconda è il NOI, è la crescita dell’altro e della relazione, l’amore reciproco. Sembra poco, ma è tutto. La sorgente di questa fecondità, è in Dio, nel riconoscersi figli amati e perdonati, e il fine non è nel “fare”, ma nell’ “essere” testimoni di questa paternità più grande.
Concretamente la fecondità di ciascuno e di ogni coppia si realizza nell’ordinario, in casa, al lavoro, nelle relazioni, nel servizio… proprio in quelle cose che, a volte, ai nostri occhi sembrano non valere abbastanza.
Possiamo rimanere ingannati se svuotiamo di significato l’ordinario (i calzini spaiati, la lavastoviglie da caricare, le poppate notturne, il marito che ha sempre gli stessi difetti, la moglie che si aspetta sempre le stesse cose…), l’oggi e rimaniamo in attesa di momenti di grandezza futura, oppure nel rimpianto di momenti di felicità passata.
Come nella trinità l’amore è generativo in ogni momento, così gli sposi cristiani sono chiamati alla generazione e alla fecondità in ogni momento. Certo, ci sono momenti forti, come un ascolto, un ritiro, in cui godiamo di un tempo privilegiato, ma la salvezza si gioca nella routine, nel quotidiano.
L’ordinario è là dove vivi, la terra in cui posi i piedi, il tuo presente, le tue relazioni.
E’ proprio lì: la fecondità nasce quando resti, resti nel tuo presente. Questo non significa che ti chiudi e implodi, ma che non evadi verso sogni di gloria lontani dalla tua storia, magari anche in una missione africana, ma lontana dalla tua “chiesa domestica”. Il Signore non ti chiama a essere fecondo in uno spazio e un tempo diverso dalla tua storia.
Per molti santi la fecondità è stata riconoscersi figli del Padre, essere testimoni di un amore grande, con tutte le fatiche e le contraddizioni che ciascuno ha vissuto.
Tutto ciò che abbiamo annunciato riguarda anche te… te che sei stai leggendo ora: ti riguarda in prima persona, se come persona e come coppia non diserti il tuo presente, ma comprendi che è lì la tua possibilità di essere fecondo, nella storia che vivi, grazie, e non “nonostante” le tue contraddizioni.
📌 Vi invitiamo a prendere un tempo come coppia per fare memoria della vostra fecondità e guardare avanti insieme.
📌 Un aiuto… fissate una durata, decidete voi prima di iniziare quanto tempo avete a disposizione.
- Mettetevi in preghiera invocando lo Spirito Santo, oppure ascoltate un canto, o facendo un tempo di lode.
- Quindi prendetevi del tempo da soli, e scrivete su un foglietto un frutto della vostra fecondità e una situazione in cui sentite di essere chiamati a crescere come coppia, a donarvi, a spendervi.
- Poi consegnate al coniuge il vostro foglietto e prendete individualmente del tempo per leggere e pregare su ciò che l’altro ha scritto.
- Infine condividete ciò che pensate di quanto scritto dall’altro.
Buon cammino!
Ecco gli altri passi del nostro cammino (una volta che li avremo scoperti insieme li potrai vedere cliccandoci sopra)