In queste ultime vacanze ho voluto confermare una tradizione che avevo iniziato l’estate scorsa e che, essendo stata una esperienza positiva, ho pensato di replicare.
Dovete sapere che è anni che sogno di riuscire a leggere tutta la Bibbia, da copertina a copertina. Ho anche tentato più volte di seguire quei programmi presenti in rete “tutta la Bibbia in un anno” o cose cos…
Ma non c’è niente da fare: la mia incostanza ha sempre la meglio, e finisco per arrendermi ben presto. Dovendo fare i conti con la mia fatica, ho quindi deciso di darmi un obiettivo più semplice, che mi permetta di aumentare la mia familiarità con la Parola di Dio e che mi aiuti non solo a leggerla ma ad amarla: usare i giorni di vacanza per leggere un libro della Bibbia.
La scorsa estate, sotto l’ombrellone, ho letto il libro dell’Esodo, lasciandomi conquistare dall’incredibile avventura vissuta da Mosè e dal popolo d’Israele. Ed è stato così bello ed avvincente che, non c’è niente da fare: per me la sabbia delle spiagge pugliesi sarà per sempre associate alla sabbia del deserto su cui ho camminato seguendo Mosè e il suo popolo!
Quest’anno, nelle quiete serate di montagna, ho deciso di leggere la prima lettera ai Corinti. E non solo leggerla! Affascinata infatti da una moda che impazza tra i cristiani d’oltreoceano, il Bible journaling, mi sono armata di quaderno, matita, gomma, colori e, sentendomi nuovamente una scolaretta, mi sono immersa nell’Inno alla Carità, traducendo le mie riflessioni in immagini e scritte colorate!
Sono stati giorni bellissimi! Il tempo di vacanza per me è sempre magico: avere mio marito libero dai pensieri e dalle preoccupazioni del lavoro e vederlo dedicarsi a mente distesa alla famiglia; passare il tempo con i nostri bambini sempre avidi di nuove avventure; riallacciare i rapporti con amici di vecchia data… a tutti questi bei momenti si associa questa esperienza di lettura e di immersione nella Parola di Dio… un’esperienza che diventa una memoria e che mi fa attendere con gioia l’occasione di ripeterla!
Leggendo l’Inno alla Carità – brano super noto e conosciuto, che tutti abbiamo sentito proclamare almeno ad un matrimonio – ho tentato di vederlo con occhi nuovi. L’ho letto con gli occhi che da qualche anno mi appartengono e che segnano ormai ogni mia percezione della realtà: gli occhi di una Moglie & Mamma per Vocazione.
E ne è uscito….caspita cosa ne è uscito!
Una Trinità amante, che mi ama e mi invita ad amare.
Un Dio Padre che mi salva con il suo amore.
Un Figlio, amato e amante, che mi mostra la via.
Uno Spirito, che soffia su di me e mi insegna l’amore.
Una strada indicata, una via da percorrere, un percorso da affrontare.
Un manuale d’uso che, a seguirlo, non si sbaglia mai.
Una nuova sfida, un nuovo Challenge da condividere con voi, per imparare insieme ad “amare come Egli ci ama“.
Ogni due settimane, su M&M non perdere l’appuntamento con “amare come Egli ci ama“:
1. Introduzione
2. La comunità di Corinto e le mie “domande dominanti”
4.?Aspirate al dono della carità
5. Vanità delle vanità
6. La carità è benevola
7. La carità non è invidiosa
8. La carità non si vanta
9. La carità non si gonfia d’orgoglio
10. La carità non manca di rispetto
11. La carità non cerca il proprio interesse
12. La carità non si adira
13. La carità non tiene conto del male ricevuto
14. La carità non gode dell’ingiustizia
15. La carità si rallegra della verità
16. La carità tutto scusa
17. La carità tutto crede
18. La carità tutto spera
19. La carità tutto sopporta
20. La carità non avrà mai fine
21. Conclusione