“Significativo simbolo del Natale di Cristo,
perché con la sue foglie sempre verdi
richiama la vita che non muore”
(Benedetto XVI)
Ci siamo quasi! Il Natale è ormai alle porte e, tra addobbi, regali, spesa da fare e biglietti da spedire, il tempo per ricordarsi il vero motivo per il quale ci riuniamo con amici e parenti è forse un po’ pochino…
A venirci in aiuto, però, tornano ancora una volta i nostri amici libri. E questo mese ve ne propongo parecchi, per tutti i gusti.
Il leitmotiv di questa carrellata sarà…l’albero!
Cominciamo con Il piccolo abete di Delia Huddy e illustrato da Emily Sutton, Emme Edizioni: è la Vigilia di Natale e nessuno vuole portare a casa un piccolo abete striminzito… nessuno tranne un bambino, al quale non importa se il povero alberello è meno alto e robusto degli altri. Una storia che parla di solitudine, rifiuto e abbandono. Sentimenti particolarmente insopportabili in questo periodo dell’anno, un dolore che viene riconosciuto solo da chi lo ha vissuto e che provoca un vuoto che può essere colmato solo dall’Amore…
Il secondo libro che vi propongo? La leggenda dei tre alberi di Elena Pasquali (illustrazioni di Sophie Windham, edizioni Paoline). In questo caso la storia non si svolge la notte di Natale, o meglio, non solo. Ci sono tre alberi che hanno un sogno, uno diverso dall’altro, e che, come spesso accade a chi ha il Signore come amico, penseranno di non essere stati ascoltati. Se conoscete la storia del tappeto che rappresenta la nostra vita e di cui vediamo solo il retro fatto di nodi e legature, saprete che la visione del Signore è esattamente opposta alla nostra: bisognerà infatti rovesciare il tappeto per comprendere che il Suo disegno è immensamente più favoloso dei nostri sogni più ambiziosi. Ed è questo che scopriranno anche i tre alberi.
Ora vi presento un libro un po’ particolare, un libro che mi ha colpito perchè amo tanto Monet ed ero curiosa di vedere come Geraldine Elschner e Stephane Girel lo avessero omaggiato ne Gli Alberi di Natale, Jaca Book, già a partire dal nome del protagonista, Oscar, evidente riferimento all’artista che infatti si chiamava Oscar-Claude, anche se sarà poi ricordato solo col nome di Claude. Nel testo troviamo anche delle immagini che ripropongono i suoi quadri e che si inseriscono perfettamente all’interno della storia. Gesù e la Sua nascita non vengono mai menzionati ma alla fine c’è un delicatissimo riferimento che vi invito a scoprire da soli…
E ora correte a guardare il puntale del vostro albero di Natale, e poi alzate ancora un po’ lo sguardo…
Un Santo Natale a tutti voi e alle vostre famiglie!
Per le irriducibili, ecco altri tre titoli che meritano:
Storia di un piccolo albero di Natale di Jessica Courtney Tickle, White Star.
L’albero di Natale di H. Christian Andersen, Rizzoli.
Papà, decoriamo l’albero di Natale? Di Mireille D’Allancè, Babalibri.