Racconta san Gregorio che, il 21 marzo 547, giorno in cui muore San Benedetto da Norcia, i suoi monaci videro un diritto sentiero, addobbato di arazzi e tessuti preziosi, partire dalla sua cella e arrivare fino al Cielo: la strada per il quale l’amato abate si incamminò per arrivare a Dio.
San Benedetto, come san Francesco, San Domenico Savio, Santa Rita e tutti i Santi alzati agli onori degli altari, compiono proprio questo con la loro vita: tracciano un sentiero.
Il progetto A merenda con i Santi, si pone l’obiettivo di far approfondire ai bambini l’amicizia con Gesù, attraverso l’incontro con alcune importanti figure di Santi, presentando un Santo ogni mese.
Iniziamo il percorso alla conoscenza dei Santi, introducendo ai nostri bambini la figura di San Francesco d’Assisi. Una Santo di notevole spessore, che nella sua vita ha saputo farsi piccolo e umile, e di certo in Paradiso è un gigante, perché “gli ultimi saranno i primi” (Lc 13,30) e “chi si umilia sarà innalzato” (Lc 14,11).
La storia di San Martino è molto celebre e conosciuta anche dai bambini, che lo ricordano per l’episodio del mantello, ma la figura di questo straordinario santo va ben oltre questo gesto, ed è molto ricca e profonda. San Martino ci insegna il senso della carità cristiana, che nasce innanzitutto da un profondo legame con Cristo. E’ per amore di Gesù, infatti, che amiamo le persone accanto a noi, è vedendo in ogni persona il volto di Cristo e riconoscendo che ciascuno è creatura amata da Dio, che ci mettiamo a servizio.
La storia delle apparizioni mariane a Guadalupe, in Messico, è poco conosciuta ma estremamente affascinante e suggestiva, e merita di essere esposta un po’ più in profondità. E’ il 9 dicembre 1531, l’indio Juan Diego, durante una mattina d’inverno, attraversando la collina del Tepeyac per andare in città, viene attirato da un soave canto di uccelli e dalla visione di una donna bellissima dalle sembianze indigene. La morenita (negretta) si presenta come “la perfetta sempre Vergine Maria, la Madre del verissimo ed unico Dio” e chiede al giovane di andare dal vescovo per riferirgli che Lei avrebbe desiderato che fosse costruito un tempio in suo onore ai piedi della collina.
San Giovanni Bosco ha dedicato la sua intera vita ai giovani, indirizzandoli non solo ad acquisire una cultura e delle abilità professionali, ma soprattutto verso una autentica vita cristiana, con l’obiettivo di farne dei santi. Giovanni Bosco proviene da una famiglia povera, ma con tenacia, grande fede e dedizione, fra stenti ed ostacoli, si prepara alla missione che gli era stata indicata attraverso un sogno fatto all’età di nove anni e confermata più volte in seguito, in modo straordinario. Divenuto sacerdote, realizza la sua vocazione consacrando la sua vita per la salvezza dei tanti ragazzi e giovani che, a Torino, vivevano allo sbando: nel 1841 inizia l’opera dell’Oratorio nella quale, ben presto, si radunano centinaia di ragazzi che studiano e imparano il mestiere, ma soprattutto intraprendono una intensa vita cristiana.
Nel mese di febbraio presenteremo ai nostri bambini la affascinante figura di Santa Giuseppina Bakhita, la schiava divenuta santa! Bakhita nasce nel Sudan nel 1869, rapita all’età di sette anni, venduta più volte, conosce sofferenze fisiche e morali, che la lasciano senza un’identità. Sono i suoi rapitori a darle il nome di Bakhita («fortunata»). Nel 1882 viene comprata a Kartum dal console Italiano Calisto Legnani. Nel 1885 segue quest’ultimo in Italia dove, a Genova, viene affidata alla famiglia di Augusto Michieli e diventa la bambinaia della figlia. Attraverso le Suore Canossiane di Venezia conosce la fede cristiana e, il 9 gennaio 1890, chiede il battesimo prendendo il nome di Giuseppina. Nel 1893, dopo un intenso cammino, decide di farsi suora canossiana per servire Dio.
Nel mese di marzo faremo conoscere ai nostri bambini una figura che può diventare per loro un vero modello di santità: san Domenico Savio che, ancora bambino, decise quale sarebbe stato il suo progetto di vita: vivere da vero cristiano. Ha soli sette anni quando, nel giorno della sua Prima Comunione, con il cuore in festa, decide i quattro propositi che lo accompagnano per tutta la sua esistenza: “Mi confesserò e comunicherò sovente; voglio santificare le feste; i miei amici saranno Gesù e Maria; la morte ma non peccati.
Nel mese di maggio presentiamo ai nostri bambini san Filippo Neri, il santo della gioia!!! San Filippo Neri è il santo della letizia e della semplicità, e ci insegna che per ogni persona è possibile arrivare a Dio, non attraverso strade difficili e impegnative, ma nella semplicità e nella gioia che nasce dall’incontro con il Signore. Un incontro che cambia la vita e il cuore, proprio come è successo a questo grande santo!