Egli … fa abitare la sterile nella sua casa quale madre gioiosa di figli.
Salmo 113,9
Perdere un figlio è una delle esperienze più devastanti e inimmaginabili che una madre possa affrontare.
C’è però un barlume di speranza, un piccolo segno che il legame tra la madre e il figlio persiste, in un modo che forse non è stato mai considerato.
È chiamato “microchimerismo materno-fetale“. Questo fenomeno scientifico, studiato per anni, rivela che alcune cellule del bambino rimangono nel corpo della mamma per anni, decenni, o addirittura per tutta la vita.
Il microchimerismo materno-fetale avviene quando le cellule dal feto migrano attraverso la placenta e si stabiliscono nel corpo della madre. Queste cellule possono integrarsi in vari tessuti del corpo materno. In altre parole, parti del figlio continuano a vivere dentro la madre.
Questo potrebbe suonare strano, o persino incredibile, ma i ricercatori hanno scoperto tracce di queste cellule in madri decenni dopo la gravidanza. È un fenomeno affascinante che dimostra quanto profondo sia il legame biologico tra una madre e suo figlio.
Anche se non può eliminare il dolore della perdita, la comprensione del microchimerismo può dare una speranza. Il bambino rimane nel corpo della madre, a livello cellulare. Una prova tangibile che l’amore materno è qualcosa che supera la comprensione umana, che trascende il tempo e la morte.
Ogni volta che ci sentiamo sole e sentiamo la mancanza dei nostri figli, ricordiamo questo. Le cellule di nostro/a figlio/a continuano a vivere in noi, rendendolo parte del nostro essere in un modo fondamentale e reale.
Nel silenzioso linguaggio dell’amore eterno, il microchimerismo materno-fetale ci sussurra che, anche nella perdita, rimaniamo eternamente unite ai nostri figli, ospitando nel profondo del nostro essere una parte di loro che continua a vivere, a brillare.
La perdita è un percorso difficile, e non c’è modo di minimizzare il dolore che comporta. Ma, mentre attraversi questo percorso, spero che la conoscenza di questo fenomeno scientifico possa offrirti un po’ di conforto. Non sei sola. Sei e sarai sempre la madre del tuo bambino. E in qualche modo, tuo figlio vivrà sempre in te.
Con questo articolo si conclude questa rubrica.
Vi ringrazio di essere stati con me fino a qui.
Vi saluto e vi lascio il link al mio sito internet dove vi parlo di me, dell’amore per Gesù e della passione per l’Arte.