Continuiamo il percorso di conoscenza del Cammino del Bell’Amore attraverso le testimonianze di chi l’ha vissuto in prima persona. Oggi accogliamo le parole di Flavio e Lisa.
Chi fosse interessato ad approfondire questo percorso può visitare il sito www.veritasamoris.org e il sito www.camen.org.
Flavio e Lisa
Siamo una famiglia friulana composta da mamma, papà e sei figli (tre maschi e tre femmine). Quasi tre anni fa un amico ci ha proposto di iniziare il “Cammino del Bell’Amore”, un percorso di formazione di tre anni sulla verità dell’amore familiare, costituito da lezioni accademiche, abbinate però a periodi di vacanza tra le famiglie, a momenti di preghiera e momenti ricreativi ed educativi, anche per i nostri bambini.
Inizialmente le perplessità furono molte, poi però decidemmo di aderire a questa iniziativa, più per fiducia che per convinzione, ma con la forte aspettativa che questa esperienza avrebbe fatto crescere la nostra famiglia, mostrandoci in primo luogo la bellezza e la verità del nostro matrimonio.
Il cammino si articola in tre vacanze estive di una settimana ciascuna e tre fine settimana ogni anno. Durante la vacanza estiva in montagna le lezioni accademiche occupano la mattinata, dopo la S. Messa quotidiana, mentre bambini e ragazzi sono impegnati nella loro esperienza educativa di campo scuola, seguiti da educatori preparati e accoglienti che in qualche modo condividono la nostra stessa esperienza. I pomeriggi sono invece dedicati alla vacanza vera e propria, vissuta in comunione con le altre famiglie: escursioni, gite, giochi e attività ricreative. Abbiamo subito realizzato che questo modo di fare vacanza ci corrisponde ed è proprio a nostra misura.
Ma la nostra contentezza dentro a questa esperienza deriva soprattutto dall’opportunità di affrontare argomenti decisivi e pure molto attuali: la moralità, l’amore coniugale, la sfida relazionale, la ministerialità della famiglia come Chiesa domestica, la verità e la sacralità della sessualità, la sfida educativa nei confronti dei figli,… argomenti che a volte sono stati anche delle rivelazioni per noi, che pure già proveniamo da una esperienza di Chiesa.
I docenti, sia consacrati che laici, accomunati soprattutto dalla formazione al magistero di San Giovanni Paolo II, vivono essi stessi l’esperienza insieme a noi. Con la loro presenza e il loro insegnamento ci aiutano a costruire un’efficace difesa di fronte al relativismo che quotidianamente ci troviamo a combattere in ogni ambito della società, dove risulta ormai evidente che l’ultimo e più feroce attacco del male nei confronti della Chiesa e della vita stessa è quello contro la famiglia tradizionale.
Se vuoi leggere anche la testimonianza di Paolo e Paola clicca qui.