Come godere di un po’ di tempo in famiglia?
Ma certo! Guardando un bel film!
Ma insieme? Come facciamo ad accontentare i gusti di tutti?
Semplice: seguendo il nostro percorso “Al cinema con MEm“!
Partiamo dal fatto che andare al cinema è sempre stata, prima ancora di una scelta di film, un’esperienza socializzante in un ambiente che non presentava pericoli… certo, i tempi sono cambiati, le varie ideologie sono sempre più presenti, …
Proprio per questo abbiamo pensato di offrirvi, seguendo una guida su Cinema e Famiglia di Sentieri del Cinema, alcuni titoli che vi permetteranno di godervi un buon film spaparanzati sul vostro divano, con tanto di popcorn!
Oggi partiamo con i film di animazione, che ci salveranno nel momento in cui le scuole chiuderanno e i bambini ciondoleranno tra un “mamma mi annoio” e un “papà mi dai il cellulare?”.
E non posso che iniziare con questo film che porto nel cuore e che riguardo sempre molto volentieri.
GLI INCREDIBILI – una normale famiglia di supereroi
Durata: 121′
Target: per tutti
Adoro questo film del 2004 perchè mi dà l’idea che la famiglia sia indispensabile per la società.
Di cosa parla?
Mr. Incredible è un supereroe che tiene famiglia. Sposato con Elasticgirl, ha tre bambini (sì, avete capito bene: 3!) e fa quello che fanno tutti i supereroi: salva il mondo! Ma siamo sicuri che tutti vogliano essere salvati? No, e quindi iniziano a fioccare denunce che porteranno i supereroi al ritiro. Anche Mr. Incredible quindi dovrà trovarsi una normale occupazione, finchè…
Cosa c’è di buono da discutere in famiglia?
Io parlerei del fatto che questi “incredibili” sono “credibilissimi”, sono concreti, reali, quotidiani. Hanno qualche cosa di particolare che li contraddistingue da tutti gli altri, sono unici ed è questo che li rende eroi. Eroi nel quotidiano.
E il quotidiano si dipana bene nella trama del film, che punta tutto sulla famiglia. L’unicum nella diversità dei suoi componenti, che affrontano sfide ben più difficili dello sventare una rapina o trattenere convogli che stanno per precipitare: Mr. Incredible dovrà scrollarsi di dosso il grigiore datogli dal suo lavoro, Violetta dovrà vincere la timidezza con i suoi coetanei, Dashiell dovrà collaborare con gli altri…
Come a ricordarci che insieme, valorizzando le nostre peculiarità, possiamo crescere, realizzarci, affrontare tutte le avversità e vincerle!
PS. La differenza di età dei figli copre uno spettro abbastanza ampio, per cui tutti i figli si sentiranno coinvolti e si rivedranno in uno dei protagonisti. E gli adulti… non potranno non apprezzare i vari riferimenti cinematografici presenti.
Il secondo film d’animazione di cui vi voglio parlare è invece un film del 2010 e ci parla di amicizia.
DRAGON TRAINER
Durata: 98′
Target: da 11 anni
Avrò visto questo film una ventina di volte, complice il fatto che il figlio più grande aveva 4 anni quando è uscito e quello più piccolo sarebbe nato due anni dopo… e poi diciamocelo, Hic è il classico intelligente ma imbranato che fa sempre tenerezza a noi mamme!
Di cosa parla?
Il film, tratto da una serie di libri per bambini di Cressidra Cowell, parla dell’amicizia che nasce tra un giovane vichingo, Hic, e un drago ferito; amicizia che cambierà il destino sia degli uomini che dei draghi.
Cosa c’è di buono da discutere in famiglia?
Visto che il target suggerito è dagli 11 anni, io partirei da una analisi di Hic: un adolescente (i miei figli direbbero “sfigato”) che ha sogni grandi, che da un lato lo tengono ancora nel mondo dell’infanzia e dall’altro lo lanciano nella piena adolescenza. Questi sogni si scontrano però innanzitutto con un fisico e un carattere che sembrano non adeguati a realizzarli e poi con l’idea che il padre ha del ragazzo, cioè l’onta della famiglia (Non spaventatevi, anche qui la famiglia viene preservata e ci sarà un lieto fine). Ma in fondo, in piena adolescenza… poteva non esserci un rapporto un po’ burrascoso con un genitore?
Tutti gli adolescenti hanno sogni grandi, penso per esempio a uno dei miei figli che voleva fare il calciatore e ci ha creduto fino alla fine della prima superiore… un sogno da bambino, che lo lanciava nel mondo degli adulti. E qui si può anche riflettere sul ruolo educativo dei genitori: sostenitori accaniti (e realisti) del sogno o demolitori (speranzosi)?
Tutto cambierà per Hic quando incontrerà Sdentato, un drago ferito, nemico assoluto dei vichinghi da sempre.
Eppure questo “nemico”, questo “altro da sè” è molto simile al ragazzo: è solo, è spaventato e quindi non è attaccabile. Quella che potrebbe sembrare una mossa vigliacca è invece la svolta decisiva nella vita sia degli uomini che dei draghi, sia come accettazione e miglioramento del rapporto tra le due specie, ma anche come presa di coscienza della loro identità. Come dire che l’altro da sè non è necessariamente negativo per me, può invece svelarmi chi sono io, facendomi prendere maggiormente coscienza del mio essere.
E ovviamente, trattandosi di adolescenti, non può mancare una lieve, discreta, pura storia d’amore.
PS. Il rapporto umano – animale mi ricorda tanto “Il piccolo principe”.
Sempre del 2010 è l’ultimo film di animazione che ho apprezzato e di cui voglio parlarvi.
UP
Durata: 103′
Target: da 8 anni
Perchè ve ne voglio parlare? Perchè sa di famiglia, di difficoltà, di imprevisi, di stravolgimenti, di avventura, di rigenerazione, di sfide, di completezza.
Di cosa parla?
La famiglia Fredricksen è costretta ad abbandonare la casa in cui ha vissuto da sempre perchè proprio su quel terreno verrà costruito un grattacielo. Ma lì c’è tutta la loro vita e Carl, piuttosto che abbandonare il loro nido d’amore, decide di portarselo dietro in una straordinaria avventura.
Cosa c’è di buono da discutere in famiglia?
Come il film precedente, anche qui si parla di sogni: Carl ed Ellie, due grandi amici, sognano avventure in posti meravigliosi, per diventare poi grandi, sposarsi, avere figli e invecchiare insieme. Colpisce la delicatezza di come tutto ciò è stato realizzato. Ho sempre pensato che in fondo era il mio sogno, il desiderio per la mia vita: semplice e completa.
Ma i sogni si infrangono nel non riuscire ad avere figli e nella morte dell’amata Ellie, che lascia Carl inacidito con il mondo, scorbutico, sospettoso verso tutti quelli che si avvicinano alla sua casa, luogo che tiene vivo il ricordo di Ellie, sua unica ragione di vita. Quando ormai non c’è più niente da fare, Carl, venditore di palloncini, escogita un piano straordinario, alla ricerca di tutto quello che non aveva vissuto con Ellie.
Ma… ma c’è un imprevisto! Non voglio svelarvi troppo, ma voglio dirvi quello che ha colpito me: generare è un atto infinito e non per forza carnale, un atto che comunque cambia la vita, di chi genera e di chi è generato. E su questo possiamo riflettere con i nostri figli, di pancia e di cuore. Così come possiamo parlare della solitudine, dell’importanza del ricordo come memoria viva, del concetto di avventura (che non è necessariamente esagerazione, ma può essere quotidianità). Oppure possiamo ancora raccontare che il voler bene può essere davvero per sempre, anche quando la vita sembra dividerci.
Vedrete che le domande che usciranno saranno tante e fondamentali, quindi cari genitori… preparatevi! Ma soprattutto preparate i fazzoletti!!!
PS. Qui mi rivolgo a quelli con più esperienza (per non dire “vecchi”): avete rivisto anche voi, in Carl, Walter Matthau? Il rapporto vecchietto-bambino, le gag esilaranti,…
Spero di avervi dato qualche spunto, sicuramente non esaustivo, ma che parte dalla mia esperienza personale.
Anzi, vado a fare i pop-corn e mi butto sul divano cliccando il tasto play!
Per chi volesse acquistare questi film e nel contempo aiutare Mogli e Mamme per Vocazione, vi lasciamo i link su cui cliccare: