I giorni passano velocemente…
Guardavo oggi il calendario e mi rendevo conto che è quasi un anno che siamo in balia di virus, decreti, lockdown, dad, regioni aperte, regioni chiuse, giallo, arancione, rosso… che neanche un racconto distopico si può avvicinare…
Intorno a me tante famiglie piagate e piegate, che portano nel corpo i segni di questo attacco potente alla persona. Famiglie senza più i nonni o i genitori, mamme e papà che non sanno come provvedere alle necessità basilari dei propri figli, che vorrebbero donare un sorriso, ma non ne hanno più le forze fisiche, economiche, psicologiche. Lavoratori senza lavoro, studenti senza volto, anziani che si sentono abbandonati,… potrei andare avanti per ore, ma dipingerei unicamente una realtà che tutti noi conosciamo fin troppo bene.
C’è un altro aspetto invece su cui mi voglio fermare; un aspetto forse più celato, sicuramente meno di tendenza:
il cristiano non conosce la disperazione
E’ quello che mi sono ripetuta tante volte in questi mesi. Noi cristiani non possiamo lasciarci andare alla disperazione, non possiamo proprio conoscerla. Non possiamo essere senza speranza perchè abbiamo già incontrato la vera Speranza, quella che ti fa riprendere il fiato; è
certezza nel futuro in forza di una realtà presente.
L’abbiamo già sperimentata. Sappiamo che è per noi.
Ce lo ricorda anche Cesare Pavese, che attendiamo se qualcuno ci promette qualcosa. E noi abbiamo quel Qualcuno che ci ha promesso niente poco di meno che la Vita Eterna!
Ma la domanda vera che oggi mi sono posta è questa:
Su cosa appoggiamo la nostra speranza?
Qual è la pietra angolare che tiene in piedi la mia giornata?
La preghiera, sicuramente; ma non solo. Ho potuto constatare quanto le amicizie in Cristo siano quelle che ti permettono di rimettere in bolla la giornata, di risollevare lo sguardo quando per te tutto è perduto, di ridare il giusto senso, la giusta dimensione, l’esatta prospettiva alle cose.
In questo tempo, come Mogli e Mamme per Vocazione, abbiamo incontrato tante situazioni, tante realtà che ci hanno fatto sentire impotenti; ma abbiamo anche sperimentato la grazia della Provvidenza.
Una Provvidenza concreta che nasce anche dalla collaborazione con il monastero Wi-fi (leggi qui se ancora non lo conosci!). Tante sono le famiglie che ci hanno chiesto aiuto e forse il centuplo quello che c’è stato offerto da altre famiglie per rispondere a questi bisogni; una realtà per noi troppo grande da gestire ma che ha trovato un valido appoggio in Monica, Costanza e Maria Rachele.
Perchè sì, questo tempo ci ha anche insegnato a chiedere, in punta di piedi, senza pretesa, ma a riconoscere che in fondo da soli non ce la possiamo fare.
Grate per questa collaborazione che sta dando respiro a tante famiglie in difficoltà, invitiamo tutti voi a partecipare alle necessità di cui il monastero wi-fi si sta facendo carico.
Ogni goccia del mare serve per formare l’oceano, nessuna ha minore importanza!
Le difficoltà spesso preparano le persone normali ad un destino straordinario
(C. S. Lewis)
A quella grandezza, aggiungiamo umilmente noi, che il Signore ci riserva all’interno della sua Chiesa.