Commento agli articoli 512-560 del Catechismo della Chiesa Cattolica.
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Eccoci giunti all’ottavo appuntamento con #ilcatechismoinunanno.
Gli articoli che affrontiamo oggi ci parlano dei Misteri della vita di Cristo.
Ci sono infatti cose inspiegabili, che umanamente sono difficili da comprendere e quindi da accettare. Ma forse potremmo dire che tutta la vita di Cristo è un gran bel mistero.
Come del resto la vita di ognuno di noi. Qualcuno ai piani superiori ha voluto che noi ci fossimo, ha preparato per nove mesi i nostri genitori ad accoglierci, siamo nati potendo non nascere, abbiamo fatto delle scelte, gioiremo e soffriremo, magari senza capirne il perchè (ma questo l’abbiamo già affrontato nel sesto passaggio de #ilcatechismoinunanno), moriremo carnalmente e vivremo in eterno.
Ora, questa storia perchè la conosciamo? Perchè è già successa a qualcuno, a Cristo.
E la conosciamo perchè ci è stata raccontata.
Non tutto ci è stato però raccontato: gli evangelisti, consci della missione di Cristo nel mondo e consci del loro obiettivo perchè ispirati da Dio tramite lo Spirito Santo, hanno raccontato ciò che era necessario
perchè crediate che Gesù e il Cristo, il Figlio di Dio, e perchè, credendo, abbiate la vita nel suo nome
Gv 20,31
Ciò che era visibile nella vita terrena di Cristo ci rimanda immedicatamente al mistero del suo essere Figlio di Dio e al mistero della sua opera redentrice.
Perchè nascere da Dio tramite donna vergine non è sicuramente una cosa semplice da capire e accettare, così come salvare gli uomini morendo in croce, o come resuscitare dai morti.
Tutto questo mistero ha dei tratti comuni:
- la vita di Cristo è rivelazione del Padre
- la vita di Cristo è mistero di redenzione
- la vita di Cristo è mistero di ricapitolazione
E noi? Semplice, tutta questa ricchezza è PER NOI!
Durante tutta la sua vita, Gesù si mostra come nostro modello: è “l’uomo perfetto” che ci invita a diventare suoi discepoli e a seguirlo; con il suo abbassamento ci ha dato un esempio da imitare, con la sua preghiera, attira alla preghiera, con la sua povertà, chiama ad accettare liberamente la spogliazione e le persecuzioni. Tutto ciò che Cristo ha vissuto, egli fa sì che noi possiamo viverlo in lui e che egli lo viva in noi.
CCC 520 – 521
Dio ci prepara ad accogliere questi Misteri
Abbiamo detto negli appuntamenti precedenti che Dio ha un desiderio di salvezza per noi e che ci accompagna a compierlo dandoci tutti gli strumenti necessari.
Anche questa volta, Dio ci aiuta ad accogliere questi Misteri della vita di Cristo.
L’infanzia e la vita nascosta di Gesù
Dio ha sfruttato i secoli (i secoli!!! Penso al mio modo di fare tutto alla svelta e con la pretesa che gli altri abbiano i miei tempi…aiuto!) per prepararci alla sua incarnazione.
Ci parla di Santa Alleanza, fa parlare i profeti che annunciano
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. […]Is, 11
manda S. Giovanni Battista, immediato precursore del Signore.
E noi? E noi, sua Chiesa, ci prepariamo ogni anno alla venuta di Dio tra noi per tutto il tempo di Avvento. La Chiesa sa che da soli noi uomini questo Dio Bambino potremmo non essere pronti a riceverlo, e si fa nostra compagna di strada.
In questa povertà si manifesta la gloria del cielo, perchè per entrare nel regno del cielo la condizione è diventare come bambini in rapporto a Dio, ecco cosa significa il Natale: mostrarsi piccolo per entrare nella vita eterna.
L’epifania celebra l’adorazione dei magi venuti dall’Oriente, ovvero ci mostra come tutte le Nazioni, anche quelle con religioni pagane, accoglieranno la Buona Novella.
E ancora: Gesù ci fa capire come si appartiene al Signore, attraverso la presentazione al tempio.
Potrei andare avanti, ma mi fermo e lascio a voi la lettura degli articoli del Catechismo.
Mi soffermo invece su altri due aspetti che mi hanno colpito:
I miracoli
Mi son sempre chiesta fin da bambina perchè Gesù non compisse miracoli con chiunque. Avrebbe avuto sicuramente più successo. E poi questa cernita “tu sì, tu no” proprio non riuscivo ad accettarla.
Da bambina, ma anche da grande, mi verrebbe da dire.
Quante volte ho sentito donne dire: “Lei che ha abortito poi ha anche fatto dei figli, a me e mio marito che crediamo tanto non ce ne ha mandato nemmeno uno”; o ancora ai funerali: “muoiono sempre i migliori, i grami campano cent’anni”.
Scusate la leggerezza di questa parte, frasi che sicuramente tutti abbiamo sentito e che portano in sè tutto il dolore immaginabile. Però non è forse questo che sottendono? Perchè a lui sì e a me no? Perchè il miracolo della vita non è per tutti? D’altronde lo abbiamo vista anche all’inizio del percorso, che tutti noi abbiamo grandi domande e a volte sembra proprio che non trovino risposta…
Allora è necessario fare un passo indietro per vedere meglio.
I segni compiuti da Gesù testimoniano che il Padre lo ha mandato. Essi sollecitano a credere in lui. A coloro che gli si rivolgono con fede egli concede ciò che domandano. Allora i miracoli rendono più salda la fede in colui che compie le opere del Padre suo: testimoniano che egli è il Figlio di Dio. Ma possono anche essere motivo di scandalo. Non mirano a soddisfare la curiosità e i desideri di qualcosa di magico. Nonostante i suoi miracoli tanto evidenti, Gesù è rifiutato da alcuni; lo si accusa perfino di agire per mezzo dei demoni.
Liberando alcuni uomini dai mali terreni della fame, dell’ingiustizia, della malattia e della morte, Gesù ha posto dei segni messianici; egli non è venuto tuttavia per eliminare tutti i mali di quaggiù, ma per liberare gli uomini dalla più grave delle schiavitù: quella del peccato, che li ostacola nella loro vocazione di figli di Dio e causa tutti i loro asservimenti umani.
CCC 548-549
Anche i miracoli sono quindi un modo con cui Dio si mostra a noi nella concretezza.
La Resurrezione
Come si può umanamente capire che un giorno il nostro corpo tornerà ad essere polvere, ma la nostra anima vivrà in eterno? E’ un mistero della fede, cioè qualcosa in cui noi crediamo per fede. In realtà, anche in questo Dio ci accompagna:
Per un istante, Gesù mostra la sua gloria divina, confermando così la confessione di Pietro. Rivela anche che, per “entrare nella sua gloria” deve passare attraverso la croce a Gerusalemme. Mosè ed Elia avevano visto la gloria di Dio sul monte; la legge e i profeti avevano annunziato le sofferenze del Messia.
CCC 555
E noi? E noi oggi ci prepariamo alla Pasqua di Resurrezione con il tempo di Quaresima, in cui rileggiamo le tentazioni di Gesù (che ricapitolano le tentazioni di Adamo e di Israele, ecco che Gesù è l’uomo nuovo), la salita a Gerusalemma e il suo ingresso a Gerusalemme, che
manifesta l’avvento del Regno che il Re-Messia si accinge a realizzare con la pasqua della sua morte e risurrezione.
CCC 559
E ricordate chi lo accoglie mentre entra a Gerusalemme? I bambini, che lo acclamano esattamente come gli angeli che lo avevano annunziato ai pastori. Non credo sia un caso: è un nuovo inizio!
In quest’ottica di accompagnamento divino, vi auguriamo un buon tempo d’Avvento!