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Il Vangelo di questa domenica, detta “delle beatitudini o della felicità”, ci racconta il discorso di Gesù circa il tema delle beatitudini.
Sceso dal monte, insieme ai Dodici Apostoli che aveva appena scelto, Gesù si trova di fronte una folla numerosissima, proveniente da luoghi diversi: tutti volevano ascoltarlo, toccarlo, sentirlo vicino. Così inizia il suo discorso e si rivolge a coloro che lo hanno già scelto: i suoi discepoli.
Gesù proclama beati i poveri perché i discepoli hanno lasciato tutto per seguirlo, entrando così in una condizione di povertà. Essi, però, non devono preoccuparsi perché Dio Padre si prenderà cura di loro!
Scegliere di perdere ogni cosa per la fede, significa avere delle conseguenze: la fame, il pianto e la persecuzione. In ognuno di questi aspetti i discepoli sono beati perché il Padre si prenderà cura di loro e se avranno fame saranno saziati, se piangeranno rideranno e, anche quando saranno perseguitati a causa della loro fede, sapranno che il Padre sarà sempre dalla loro parte.
Poi Gesù cambia tono e parla a quelli che pensano solo a sé, piangendoli come se fossero morti. Non usa minacce, ma lamenti, rivolgendosi a chi causa la povertà, la fame e la sofferenza degli altri.
Seguire Gesù significa andare controcorrente perché rendere vivi i suoi insegnamenti corrisponde anche non uniformarsi a quanto è visibile comunemente nella società, stabilendosi nella verità di cui solo Lui è portatore.
Il Messia ha scelto i discepoli come suoi amici e su di loro Dio Padre riversa la sua misericordia.
Questo Vangelo si sofferma proprio sulla bellezza che deriva dalla scelta di seguire Gesù e di essere suoi fedeli amici, nonostante le fatiche che questo può portare.
Proviamo a far capire ai nostri bambini la grandezza della Grazia di essere discepoli di Gesù invitandoli a creare una coccarda speciale, la coccarda del “Beato”! Con questo semplice segno i nostri piccoli sapranno di appartenere a una grande famiglia: quella degli amici di Gesù, cioè la Chiesa.
Materiale occorrente:
- un cartoncino bianco, formato A4
- un paio di forbici
- colla
- pastelli o pennarelli
- carta crespa colorata
- nastro di stoffa o plastica
- perforatore per carta
Procedimento:
- stampare la sagoma della coccarda
- invitare il bambino/la bambina a disegnare sé stesso/a vicino a Gesù, in modo che si diano la mano, come segno del lasciare tutto per stare con lui
- colorare i disegni e decorare a piacere
- ritagliare la sagoma della coccarda
- abbellire il bordo della coccarda con la carta crespa o con qualsiasi materiale si abbia a disposizione
- fare un foro in alto e infilare il nastro per poi poter indossare il distintivo al collo (se si preferisce, si può inserire un rinforzo nel retro della coccarda con unita una spilla da balia per poter poi applicare il tutto al petto)
Ecco pronta la speciale coccarda degli amici di Gesù chiamati a coltivare ogni giorno la Grazia di averlo accanto.
Noi cristiani siamo davvero BEATI e dovreste vedere il mio Gabriele, che ha solo due anni e mezzo, come è orgoglioso di portare al collo il suo lavoretto: gira per casa gridando “Evviva Gesù!”.
Due parole, un’unica certezza: solo seguire Gesù rende piena e felice la nostra vita!