Questa domenica ascolteremo il Vangelo di Gv 15, 1-8, in cui Gesù dice:
“Io sono la vite e Dio, mio Padre, è il contadino. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota e lo cura perché porti più frutto. Voi siete già puri grazie alla parola che vi ho annunciato. Rimanete con me e io con voi. Come il tralcio non può dar frutto da solo, se non rimane unito alla vite, neppure voi potete dar frutto, se non rimanete uniti a me.
Io sono la vite. Voi siete i tralci. Se uno rimane unito a me e io a lui, egli produce molto frutto; senza di me non potete far nulla. Se uno non rimane unito a me, è gettato via come i tralci che diventano secchi e che poi vengono bruciati. Se rimanete uniti a me, e le mie parole sono radicate in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. Il Padre mio viene glorificato quando voi portate molto frutto e diventate miei discepoli”.Ecco una semplice attività per spiegare questo brano ai nostri piccoli:
Stampiamo l’immagine della vite in allegato e coloriamola con tecnica a piacere (noi abbiamo usato colori a matita per le foglie e pennarelli per il tronco).
Ritagliamo poi da un foglio giallo o viola (i colori dell’uva) tanti acini e, insieme, scriviamo i nomi delle persone alle quali vogliamo bene e che vorremmo stessero sempre accanto a Gesù.
Successivamente incolliamo gli acini formando un grosso grappolo.
Quando ho fatto notare alla mia Chiara che il suo grappolo stava diventando un po’ troppo grande e che rischiavamo non ci stesse più nel foglio lei mi ha risposto: “Mamma, ma io voglio bene a tantissime persone, proprio come Gesù!”