Eri nel nostro cuore, eri nei nostri pensieri da quella sera, resterai nella nostra vita per l’eternità.
Quella sera nella quale abbiamo affidato insieme la nostra vita ad un Lui più grande di noi.
Già in quell’istante, nell’affidare il nostro futuro a Gesù, il pensiero di te era con noi.
Ci siamo promessi che ci saremmo uniti in matrimonio per sempre, senza nessuna umana certezza, ma con un’unica grande divina certezza.
Tu eri già là nei nostri pensieri e ci sorridevi, nel cuore di Dio, dove già esistevi.
Da quel cuore hai gioito, il giorno in cui ci siamo promessi l’amore con la A maiuscola: non era dato solo da un nostro umano impegno, ma dalla Sua promessa perfetta!
Così il pensiero è diventato più concreto, nella speranza di sentirti finalmente presenza reale.
Quei mesi di incertezza hanno pesato, siamo portati, come esseri umani, al tutto e subito, ma Lui aveva i suoi tempi che non sono i nostri tempi.
Perché i miei pensieri
non sono i vostri pensieri,
le vostre vie
non sono le mie vie.
Is 55,8
Quando i Suoi tempi sono arrivati la Gioia Piena è esplosa!
Tu eri là, piccolo nel mio ventre, tuo padre ed io saltavamo di gioia, ubriachi d’infinito.
Com’era dolce la tua presenza, sia inizialmente impercettibile e poi sempre più fisicamente prepotente.
Eri là, tu, affidato a noi, piccolissimo, fragile e anche noi di fronte a tutto questo piccoli e fragili.
Ma sì sa, nulla è impossibile all’uomo che in sé ha la forza dello Spirito Santo.
E tutte quelle ore di adorazione e di preghiera, nel tanto tempo dell’attesa, ci hanno costruito un’ armatura per la battaglia che dovevamo affrontare.
Quelle analisi dove c’era qualcosa che non andava ci hanno portato a viaggiare per chilometri, a stringerci intorno a te, a difenderti da quelle parole più dure della spada: amniocentesi e, se necessario, interruzione.
Davvero le nostre orecchie avevano sentito quella frase così brutale?
No grazie, addio.
E abbiamo atteso fino alla tua nascita, ma non senza la carezza di Dio sul mio ventre e sulla nostra anima.
Nell’incertezza e nel dolore, il sì fedele che Lui aveva detto con noi si faceva presenza. Ci donava accoglienza, consolazione e Amore forte.
Ci donava il Suo Amore che diventava nostro.
E abbiamo atteso.
E dopo tante ore, nella quale osservavo il crocifisso e mi chiedevo come Tu avessi potuto arrivare a tanto, figlio nostro, sei nato sulla terra.
È stato amore a prima vista!
Ti guardavamo perfetto, bello, fragile e forte allo stesso momento.
Un miracolo, guardandoti ci siamo innamorati della vita in maniera così solida che non saremmo mai stati quelli di prima.
Altri chilometri per il tuo papà, con nuove analisi da fare.
Eravamo già nella Sua Pace, quando scoprimmo che tu eri sano, che nulla era stato travolto da quel virus, che avresti visto e sentito esattamente come noi.
Sono passati tanti anni, altri meravigliosi figli ci sono stati donati dal cuore di Dio dove erano pensati fin dall’eternità.
E quando tocco ciascuno di loro provo la stessa sensazione epidermica che provo toccando te, maggiore di età, amato singolarmente, unicamente, come i tuoi fratelli.
Ti osservo, tu arrivi prima ad ogni tappa della vita, non dev’essere facile essere il primo.
Sei più alto di me, ora tu puoi prendere in braccio me, ora tu consoli me.
Mi chiedi consiglio, io te lo dono, tu lo puoi accogliere, come buttare.
Sei nato libero, ed ora, con la barba incolta che comincia a crescere, questa libertà è tangibile.
Diventa concreta anche la consapevolezza di non essere presente nella tua vita come prima, in ogni attimo della giornata.
Esci di casa, ti bacio, mi baci, sento pizzicare sulla guancia un misto di brufoli e peletti.
Ti guardo negli occhi.
Sei bellissimo, assomigli a tuo padre, assomigli a me.
Il miracolo della creazione è nei tuoi lineamenti.
Mi innamoro e mi perdo nel tuo veloce sguardo.
L’unica cosa che ti posso lasciare prima di mandarti nel mondo è una benedizione in fronte.
Ti segno con la Sua croce, unica sicurezza che ti accadrà solo quello che Lui permetterà.
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere
per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace
Nm 6, 24-26
Perché sei Suo figlio, prima che mio…
Mi sei stato affidato, semplicemente.
Ti innamorerai ben presto, capirai quanto a volte possa far male, ma quanto sia stupendo.
Troverai la tua strada, chiederò a Lui di indicarti il meglio.
Lui lo sa, Lui sa tutto, Lui è sempre con te.
Ed io sono qui alla finestra che ti aspetto, pregando, ancora piccola e fragile. Ma con la Sua grandezza e la Sua forza tutto andrà come deve.