In questa domenica la liturgia ci propone la parabola degli operai della vigna, un brano non semplice da presentare ai bambini, il cui tema è quello della grazia gratuita.
Possiamo raccontare la parabola ai bambini con queste parole:
Gesù un giorno raccontò ai suoi amici questa parabola: Il regno dei cieli è come un contadino, che aveva una vigna. Un giorno, di mattina presto, si alzò e uscì a cercare dei lavoratori per la sua vigna e quando li trovò promise loro di pagarli con una moneta al giorno. Poi uscì ancora alle nove, trovò altri lavoratori e li chiamò nella sua vigna. Uscì ancora a mezzogiorno, poi di pomeriggio e anche di sera: ogni volta chiamava nuovi lavoratori nella sua vigna.
Alla fine della giornata sapete cosa fece? Pagò tutti quanti con una moneta, sia quelli che avevano lavorato e faticato tutto il giorno, sia quelli che invece erano arrivati alla sera e avevano lavorato pochissimo. Figuratevi quanto si arrabbiarono quelli che avevano lavorato tanto! Ma sapete che cosa rispose il contadino? Disse a quelli che avevano lavorato fin dal mattino: io ho mantenuto la promessa e vi ho pagato quanto vi avevo detto, ma ho deciso di pagare lo stesso anche agli altri, perché sono buono.
E’ proprio così: Dio, come questo contadino, è buono e ama tutti. Non importa quanto siamo differenti, il suo amore per noi è grande e incondizionato. Le braccia di Dio sono sempre aperte, anzi… “apertissime“, per accoglierci, abbracciarci e condurci nel suo regno!
Nel semplice lavoretto che proponiamo oggi vogliamo proprio far riflettere i bambini sulla gratuità della grazia, da parte di un Dio che ci ama immensamente.
Ecco quindi Dio che, con le braccia “apertissime” accoglie tutti noi!
Per realizzare questo lavoretto è sufficiente scaricare il file pdf, scegliendo se stampare l’immagine in bianco e nero oppure a colori.
Ritagliare le immagini. E incollare il prolungamento della braccia, per farle diventare “apertissime”!
All’interno, infine, facciamo scrivere ai bambini il loro nome e quello dei propri amici e familiari!
Alla fine di questo lavoretto io e i miei bambini ci siamo scambiati un abbraccio stretto, cercando di comunicarci l’un l’altro un po’ di quell’amore che ci dona Dio ogni giorno, accogliendoci e amandoci così come siamo!
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