Inoltriamoci insieme ancora di più nelle profondità della promessa del nostro Matrimonio, riscambiamo con nostro marito le promesse, facciamo memoria del significato di quelle parole e giorno dopo giorno mastichiamole, elaboriamole, viviamole, percorrendo come una spirale di consapevolezza del nostro essere spose.
Con la grazia di Cristo (è la premessa di ogni promessa), prometto di esserti fedele sempre.
“La fedeltà è l’amore che non si nutre solo di sentimento ma anche e soprattutto di volontà d’amare”, leggevo in un libro di Giovanoli: non “sento” e basta dunque, ma scelgo, voglio e decido di amarti per tutta la mia vita e senza condizioni, senza se e senza ma.
Nella fedeltà del Matrimonio, si gioca la mia volontà intrecciata alla grazia di Cristo che mi sostiene e dà la forza per reggerla.
Esserti fedele marito mio, è scegliere di guardarti sempre come mio sposo, come re nella mia vita…anche quando lasci i calzini per terra, ti dimentichi la spazzatura, non sei come vorrei o mi aspetto, quando non mi capisci e anche infine, in un atto eroico, anche quando cadi e tradisci, se dovesse succedere. Non è masochismo o istinto da crocerossina o, ancora, annullamento di sé, ma è educare il mio sguardo pian piano affinchè io sappia guardarti sempre come sposo, sappia ricoprirti sempre di dignità grande; e perchè tu sposo, in questo mio sguardo per te, ti possa specchiare e tu possa intuire almeno un pochino quello sguardo di Dio da cui sei tanto amato.
Cosa chiede, a me Chiara, essere fedele a mio marito?
Mi chiede tante piccole fedeltà quotidiane, tanti piccoli sì, piccoli passi possibili di fedeltà nei suoi confronti, che mi preparano ed educano alle più grandi fedeltà che mi verranno chieste nella vita. Non nasco già capace di grandi passi, ma mi posso esercitare nel poco e piccolo quotidiano che mi è chiesto, e scoprirò un domani di essere capace a rimanere fedele nel molto.
Nella nostra vita concreta sono fedele a Luca quando decido di guardare le nostre differenze non come ostacoli insuperabili ma come opportunità per diventare migliori, perché da sposi siamo orientati alla completezza.
Sono fedele quando, durante i nostri litigi e incomprensioni, scelgo che “voglio” rimanere, anche se sento che fuggirei volentieri, perché “un cuore solo non può risolvere le questioni che ne riguardano due” (per dirla ancora alla Giovanoli). Occorre starci dentro, occorre che il sole non tramonti sopra la nostra ira … e quante volte serve che uno lo ricordi all’altra prima di dormire e prima che un muro impenetrabile si alzi tra noi nei giorni no. Occorre che ogni sassolino che ci fa inciampare lo prendiamo e ce lo buttiamo dietro, altrimenti i sassi accumulati davanti formano un muro.
Ogni giorno posso sperimentare la fedeltà anche quando mi lascio amare, accolgo i tuoi gesti, il tuo linguaggio d’amore per me, accolgo il tuo perdono se ho mancato in qualcosa, e quando anche io ti so perdonare, permettendoci di ricominciare, di alzarci di nuovo e camminare concordi.
Questa parola mi piace tantissimo: con-cordia, i cuori che vanno e guardano nella stessa direzione, i cuori che sanno camminare insieme: spesso a noi ci vuole un atto di volontà per riequilibrarli così!
La cosa che comunque mi accorgo che regge la nostra fedeltà nel matrimonio non sono la mia tenacia, la volontà che ci metto da sola, la fortuna, la nostra bravura ecc., ma sperimentiamo sulla nostra pelle e nel nostro cuore che io per prima sono amata di un amore fedele, oltre ogni mia caduta e limite e così anche Luca.
E questo e’ il nostro punto di partenza su cui poggiare la nostra fedelta’ reciproca: sentirci amati noi per primi di un Amore fedele dall’Alto.
Giovanoli, il cui libro mi ha affiancato in questo periodo scrive a proposito:
per essere ancora insieme dopo tanti anni, alla fine non solo evidentemente dobbiamo amarci davvero tanto, ma soprattutto comprendiamo di essere davvero tanto amati.
Io faccio dono di ciò che ho ricevuto dal Cielo.
Concludendo questo pensiero sulla fedeltà matrimoniale, voglio tenere bene a mente che arriva sempre il momento della prova, in cui in un matrimonio manca il vino: voglio ricordarmi con mio marito che non dobbiamo essere forti , dimostrarci invincibili e perfetti, ma allearci con Il Forte, invitare Gesù alle nostre nozze, sempre, ogni giorno, anno dopo anno. Solo così la promessa di fedeltà non si poggia solo sulle nostre umanità limitate, ma sulla grazia di Cristo!