Anno nuovo, vita nuova!
Complice il bisogno di rimettere un po’ d’ordine nella mia vita (e perché non cominciare dalla casa che fra un po’ ci butta fuori?), durante queste vacanze ho provato l’ebbrezza di liberarmi di tanti oggetti che avevo raccolto negli anni ma che ormai avevano il solo obiettivo di impedirci di respirare. È stato difficilissimo, sembrava mi stessero strappando un organo ogni volta ma…abbiamo davvero bisogno di tanta roba?
La consapevolezza è il primo passo ma la strada è ancora lunga e tutta in salita, soprattutto se hai un coinquilino di sei anni che ti rema contro e che, per ogni oggetto che accompagni educatamente alla porta, ne porta a casa tre dall’edicola!
Anche per questo, qualche sera fa ho ripreso in mano un bellissimo libro di Max Lucado, Tu sei mio, San Paolo Edizioni (illustrazioni di Sergio Martinez), che potesse aiutarci a capire che non abbiamo bisogno di tutte queste cose, che la felicità non passa attraverso il possedere tutto ciò che ci piace…e che il decluttering è vitale!
Questo è il secondo libro che racconta le vicende del popolo degli Wemmicks, simpatici burattini di legno che questa volta si trovano alle prese con la smania di voler essere “migliori degli altri” per quello che hanno e non per quello che sono. Ed ecco che li vediamo, gli uni contro gli altri, intenti a dimostrare di avere più scatole e palloni dei propri concittadini. Ogni Wemmick voleva essere quello con più scatole e più palloni. E tutti avevano in mente la stessa idea: gli Wemmicks bravi hanno tante cose, gli Wemmicks così così ne hanno poche.
“Conti in banca smisurati. Vestiti migliori. Più giocattoli. Smisurato, migliore, di più… è così che il mondo stabilisce chi è speciale e chi non lo è. Un messaggio che noi e i nostri figli sentiamo ogni giorno. Ma che non è il messaggio di Dio.”
“Pensi di essere migliore perché hai più cose, e che per questo sarai più felice” dice Eli, il creatore degli Wemmicks, ma noi sappiamo che non è da questo che dipende la nostra felicità, e non per un banale luogo comune (basti guardare le varie biografie degli attori hollywoodiani o dei più grandi cantanti per vedere che la felicità non si può comprare ma che quel vuoto che si cerca di colmare continuamente ha un’unica origine…e un unico fine). Noi siamo speciali non per quello che abbiamo ma per quello che siamo: SUOI.
Max Lucado, Sergio Martinez, Tu sei mio, San Paolo Edizioni, 2006.
N.B. Di questo libro sono disponibili due edizioni, consiglio vivamente la più grande dove possiamo meglio ammirare le splendide illustrazioni di Martinez, anche se la tascabile ha il suo fascino ed è più comoda da portare in borsetta per intrattenere i piccoli in varie occasioni.