A riguardo del film ?La Passione? di Mel Gibson si possono avere molte opinioni e fare tanti discorsi. Io l’ho visto pi? volte, ogni volta con tanta fatica e lacrime e devo dire che ad oggi, quando penso, prego o leggo la Passione di Ges?, l’immaginario visivo che mi appare nella mente ? quello legato a questo film, nel bene e nel male.
Film che ha avuto il pregio, almeno per me, di aiutarmi a rendermi conto dell?enorme sofferenza e della grande portata del gesto estremo di Ges?, che ha deciso di offrire se stesso, pagando la nostra salvezza con il proprio ? immenso ? dolore. Per noi, generazione multimediatica e televisiva, abituati a conoscere il mondo attraverso le immagini, forse serviva proprio un film cos?, che desse vita a parole e fatti che, altrimenti, non sarebbero stati cos? incisivi.
Ma c’? un altro tratto di questo film che mi ha fatto riflettere, e che mi ha aiutato a considerare pi? in profondit? alcune ? scarne ed essenziali ? parole dei Vangeli: la presenza di Maria.
Stavano presso la croce di Ges? sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Cl?opa e Maria di M?gdala.
Giovanni 19,25
Maria accompagna gli ultimi momenti della vita di suo figlio, percorrendo un Calvario parallelo, sperimentando una Passione che, quante di noi sono madri possono immaginare, non ? meno dolorosa di quella di Ges?.
Il film fotografa questa presenza attraverso alcuni profondi e toccanti momenti: Maria che asciuga il preziosissimo sangue di suo Figlio, dopo la flagellazione…
Maria che accorre e soccorre Ges?, quando cade sotto il peso della croce…
Maria che bacia i piedi di suo figlio, agonizzante sulla croce…
Maria ? la Madre silenziosa che nel momento della croce ? presente. ? la ?Stabat Mater? la madre che sta. Che rimane. Che, desolata nel suo dolore, fissa il suo sguardo sul corpo del figlio, e non lo abbandona.
La Madre addolorata stava
in lacrime presso la Croce
su cui pendeva il Figlio.
Stabat Mater ? Jacopone da Todi
Maria, donna fedele. Donna che rimane, nonostante il dolore, donna che crede in quel lontano progetto, nonostante tutto sembri un fallimento.
E io? Io, moglie cattolica, credo ancora in quel progetto su cui tanto avevo investito? Credo ancora in quella chiamata a cui con tanta convinzione avevo risposto?
Rimango ancora oppure, non tanto per il dolore ma anche per la semplice quotidiana fatica, mi sento tentata a desistere? A fuggire, di fronte alla croce?
Nelle promesse che ci si scambia il giorno del matrimonio si parla di fedelt?. Credo che Maria, nel suo stare sotto la croce, ci insegna con estrema chiarezza che cosa sia la fedelt?, come si misura…
Una fedelt? che ci permette di rimanere, di essere presenti, anche di fronte al fallimento.
Ma come si costruisce una fedelt? cos?? Non ? certo improvvisata!
Per essere certe che sapremo essere fedeli, nel giorno in cui la croce dovesse affacciarsi nella nostra vita di coppia e di famiglia, dobbiamo imparare ad essere fedeli nella quotidianit?, nella ferialit?, nelle piccole e grandi questioni che ogni giorno ci chiedono di ?stare?…
Perch? essere fedeli non significa, semplicemente, non tradire. Significa credere.
Credere nella coppia, credere nel progetto che c?? su di noi.
Credere in nostro marito, avendo su di lui un pregiudizio positivo in ogni occasione.
Credere nella nostra storia e nel nostro futuro.
Credere nel buono che c?? in noi.
Credere nella presenza di Dio nella nostra coppia.
Maria ci insegni, nella sfida che ci vede impegnate ad imitarla, ad essere fedeli al nostro matrimonio e a nostro marito!
PRIMA SETTIMANA
Recitiamo ogni giorno questa preghiera:
O Maria, donna fedele sotto la croce,
sostienici nel nostro cammino,
insegnaci la vera obbedienza,
guidaci alla fedelt?.
SECONDA SETTIMANA
Impegniamoci ad avere un pregiudizio positivo su nostro marito:
– Pensa bene di lui!
– Parla bene di lui, davanti ai parenti e ai conoscenti
– Difendi i suoi punti di vista
– Se vi capita di partecipare ad uno scambio di opinioni con conoscenti o parenti, ?stai dalla sua parte?, non mostrarti in disaccordo con lui.
TERZA SETTIMANA
Dimostriamo di credere nel nostro matrimonio:
– Trova l?occasione di parlare con toni positivi della vita di matrimonio, con amici o conoscenti
– Comunica a tuo marito che sei felice (e digli anche perch? lo sei!) della vostra vita insieme
– Trova l?occasione di recuperare, con tuo marito, le motivazioni del vostro stare insieme (tira fuori l?album di nozze, ricorda i tempi del fidanzamento, la scelta di sposarvi, il perch? del vostro amore…)
– Perch? non vivere insieme il rinnovo delle promesse matrimoniali?
QUARTA SETTIMANA
Dimostriamo di credere nel nostro matrimonio organizzando un momento speciale solo per la nostra coppia!