Vi segnaliamo oggi un’intervista al dott. Michele Barbato, apparso su Puntofamiglia.net, a cura di G.Bosoni.
Dott. Barbato, perché parlare ancora oggi della RNF (Regolazione Naturale della Fertilità)?
Innanzitutto, partiamo dalle basi biologiche. La RNF ha grandi vantaggi nel cercare o evitare una gravidanza: è innocua (non provoca danni), non ha effetti collaterali, non ha effetti né sulla donna né sui figli, sia quello attuale sia quelli futuri. Le soluzioni alternative, quando va proprio bene, hanno pochi effetti collaterali! Altrimenti ne hanno molti e devastanti, condizionando negativamente la fertilità, lo stato di salute e la qualità della relazione uomo-donna. Passando ora agli aspetti relazionali, la RNF mette in atto una struttura educativa, che sistematicamente mette in gioco la qualità della relazione fra uomo e donna, richiedendo quotidianamente l’accoglienza, il rispetto integrale e la promozione dell’altro. Così diventano un sistema pedagogico di aiuto alla qualità della relazione di coppia.
Ma la RNF non richiede molto alle coppie? Non impone in qualche modo di essere, bravi, buoni e santi, prima di iniziare ad essere usata?
No, assolutamente. E’ esattamente il contrario. La RNF può essere adottata da qualunque coppia, in qualunque situazione si trovi. La RNF diventa una risorsa per la coppia che viene aiutata, educata a vivere la propria condizione in modo sempre più vero e felice. La RNF non è quindi una pura tecnica ma uno stile di vita, prende la coppia “per mano” e la accompagna con tutta la misericordia possibile, ben conoscendo le fatiche e le debolezze di tutti. Ma indicando un obiettivo buono e concreto, un “destino buono” per ogni persona così piano piano, quotidianamente, le accompagna nel loro cammino; e le difficoltà si stemperano e la bellezza del vivere il matrimonio diventa sempre più chiara. Gli americani su questo punto hanno fatto studi statistici specifici trovando che le coppie che usano la RNF sono molto più stabili e ricorrono alla separazione ed al divorzio in misura molto minore della media.
Ma le persone non fanno fatica ad usare la RNF?
La fatica non deriva dalla RNF, ma dalla situazione in cui la coppia vive. La RNF se mai è una risorsa che aiuta ad uscire dalla situazione di fatica. Mi ricordo di una persona, un omone grande e grosso di mezza età, mandato da un confessore del Duomo di Milano, che aveva condizionato l’assoluzione dei peccati alla frequenza ad almeno due consulenze di RNF. L’omone arrivò molto arrabbiato: io ero un piccolo e giovane medico neolaureato ed avevo un po’ di paura… seguì la prima consulenza controvoglia, con fastidio. Tornò un mese dopo per la seconda consulenza. Della prima aveva capito poco o nulla. Ascoltò ed alla fine se ne andò. Ero sicuro che non l’avrei mai più rivisto. Invece, con mia grande sorpresa, dopo pochi mesi tornò. Era cambiato. Dopo poche altre consulenze divenne autonomo nell’uso della RNF e all’ultimo incontro mi disse di come ora fosse contentissimo di aver incontrato quel confessore, che a suo tempo aveva maledetto e che ora benediceva con tutto il cuore per avergli permesso di aprire nuovi e ampi orizzonti alla sua vita. Come vede, la RNF sorprende!
Riguardo all’uso della RNF per evitare le gravidanze, esistono periodi della vita in cui non si possono usare?
No, la si può usare sempre. Ci sono periodi in cui le osservazioni possono essere un po’ più difficili, magari possono essere richiesti periodi di astinenza dai rapporti sessuali un po’ più ampi, ma è sempre utilizzabile.
Ma l’astinenza dai rapporti sessuali é difficile e limita la libertà della coppia?
I soliti americani, amanti delle statistiche e dei numeri, ci vengono in aiuto. Hanno fatto ampie statistiche da cui è risultato, che il numero di rapporti sessuali delle coppie che usano la RNF è di fatto uguale alla media nazionale (per essere precisi leggermente maggiore), quindi questo è un falso problema. Forse è più corretto porre un’altra questione: l’astinenza dai rapporti è un difetto della RNF oppure è una naturale esigenza della coppia?
La RNF si può utilizzare anche dopo il parto e in allattamento?
Abbiamo recentemente concluso un progetto di divulgazione proprio su questo tema e abbiamo reso disponibile un semplice e simpatico opuscolo (Allattamento e ritorno della fertilità, M. Barbato e R. Redaelli, ed. Mimep-Docete) in cui si insegna alla donna ad allattare al meglio, senza eccessi in una direzione o in un’altra, e contemporaneamente osservare l’andamento della fertilità. A certe condizioni, usare la RNF in allattamento è ancora più semplice che nei periodi normali.
Ma con cicli irregolari, lunghi, in premenopausa?
Tutte fasi in cui la RNF svolge egregiamente il suo compito. Tutte fasi perfettamente gestibili, con le dovute attenzioni e con l’ausilio delle schede mensili che abbiamo sviluppato per questi casi, proprio per andare incontro a queste esigenze. L’uso della RNF prevede di annotare quotidianamente su una apposita scheda i segni ed i sintomi della fertilità. L’annotazione è importante perché evita “brutti scherzi”, che a volte la memoria può fare. Le schede, ben organizzate e strutturate, permettono una annotazione semplice e guidata dei pochi segni e sintomi, che giornalmente vengono osservati. Ma alla fine del ciclo rendono evidente la storia della donna e della coppia, che così si rende sempre più conto della propria vita e del proprio comportamento sessuale. Una vera miniera d’oro.