Spesso il silenzio è molto temuto nelle coppie, soprattutto quelle rodate da un po’ di anni, perché lo si collega al non abbiamo più niente da dirci e, quindi, ad una difficoltà della coppia stessa.
Per questo motivo si tende a riempire ogni spazio con parole, attività, discussioni, musiche, eventi… l’importante è che ci sia qualcosa da fare o da dire..della serie chi si ferma è perduto!
Ma è davvero così? Il silenzio in una coppia è sempre legato a difficoltà comunicative, chiusura reciproca, mancanza di argomenti comuni?
In realtà il silenzio è un fenomeno essenziale nella comunicazione perché permette di comprendersi, di dare un ritmo alla conversazione, di distinguere momenti diversi tra loro.
Nella musica la pausa di silenzio è contemplata come parte dello spartito e ha lo stesso valore delle note, la stessa importanza affinché la melodia sia perfetta e ben composta.
Il silenzio è un momento di assenza di suoni e parole, non assenza di comunicazione e può avere valori molto diversi e utili per la coppia:
- Il silenzio può sottolineare un momento importante, così importante che, a volte, si rimane senza parole
- Il silenzio può far sentire le emozioni che troppo spesso vengono sovrastate dal parlare delle emozioni
- Il silenzio può permettere una comunicazione più profonda, quello con lo sguardo, ad esempio, o quella del contatto fisico
- Il silenzio può allenare i due membri della coppia a parlare solo quando si ha qualcosa di bello, utile, costruttivo e fertile da dire
- Il silenzio può aiutare la coppia a pregare, ad unire le anime in un momento contemplativo
- Il silenzio può indicare rispetto verso il partner, rispetto per il suo desiderio di silenzio anche se per noi richiede uno sforzo
- Il silenzio può permettere di smaltire la rabbia, di interrompere un litigio, di calmare le acque dopo una tempesta
- Il silenzio può far arrivare nuovi suoni alle vostre orecchie, quelli della natura, ad esempio, del respiro, delle cose piccole e lievi che sono sempre coperte dai rumori quotidiani
- Il silenzio può essere molto prolifico per una coppia se usato per ritmare i propri tempi e spazi comunicativi interiori ed esteriori
Ma c’è anche un silenzio negativo? Quello di chi non ha più niente da dirsi?
Si, certo..c’è anche quello ma lo si distingue bene perché non è un silenzio sereno, ma molto inquieto. È il silenzio di chi si è chiuso, ha messo un muro tra sé e l’altro, è un silenzio pieno di rumore interiore (recriminazione, rabbia, paura), un silenzio che crea distanza.
Come distinguerli?
In questo, come molti altri casi, si usano i frutti come criterio di discernimento. Nel primo caso, infatti, il silenzio è portatore di quiete, amore, rispetto e pace. Nel secondo si accompagna a timore, inquietudine, prevaricazione, disaffezione.
Coltivare e allenarsi volontariamente all’utilizzo del silenzio è la strada più funzionale per evitare che si arrivi al silenzio di distanza, alla rottura della coppia, alla fine della comunicazione.
Una coppia che sa stare bene in silenzio avrà sempre qualcosa di cui parlare.