Rifiuto, mi nego, mi spingo via, mi giustifico, dico solo “No!” …
Il più delle volte questa parola potente scivola fuori dalla mia bocca più rapidamente di quanto io vorrei. Io sono una donna impegnata, una moglie occupata, una mamma indaffarata.. ma che a volte questa non sia una scusa per sottrarmi al fare qualcosa?
In questo secondo livello del nostro Challenge me! ragioneremo su una delle parole più belle dette da Maria. Che esprimono una fede disarmante e una disponibilità a mettersi al servizio invidiabile. Che poi, se uno ci pensa e ci prova veramente a mettersi nei suoi panni gli sembra pure impossibile che una donna di quel tempo abbia potuto accettare di dire quella parola così breve, ma così carica di significato:
Fiat, Eccomi!
Abbiamo lasciato Maria nel pieno del suo stupore, di fronte al saluto dell’angelo. Uno stupore colmo di umiltà, virtù che abbiamo cercato di prendere come esempio durante queste ultime quattro settimane, nella nostra sfida a noi stesse.
Ma la titubanza e lo stupore di Maria non frenano il suo slancio di fede, e leggendo il vangelo quasi sentiamo il fremito della voce di questa giovane donna, quando risponde:
Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto
(Lc 1, 38).
Con questa sua risposta, scrive Origene, è come se Maria dicesse a Dio: “Eccomi, sono una tavoletta da scrivere: lo Scrittore divino scriva ciò che vuole, faccia di me ciò che vuole il Signore di tutto”.
Il si pronunciato da Maria testimonia la grandezza della sua fede. Un sì immediato, che non ha atteso gli sviluppi futuri, che ha saputo accettare, fin da subito, ogni rischio. Maria ha detto sì all’istante!
E questo sì, in Maria, ha assunto molteplici significati:
- è stato un sì alla vita;
- attraverso di lei, è stato un sì dell’intera creazione a Dio;
- è , soprattutto, un sì che viene suscitato dallo Spirito:
Lo Spirito Santo, che con la sua potenza adombrò il corpo verginale di Maria, dando in lei inizio alla maternità divina, nello stesso tempo rese il suo cuore perfettamente obbediente nei riguardi di quella autocomunicazione di Dio, che superava ogni concetto e ogni facoltà dell’uomo”
Giovanni Paolo II, Dominum et vivificantem
“Lo Spirito Santo non le è promesso solo per concepire Cristo nel suo corpo, ma anche per concepirlo, per fede, nel suo cuore. Se senza lo Spirito Santo non possiamo neppure dire: Gesù è il Signore! (cf 1 Cor 12, 3), che pensare di questo Fiat di Maria dal quale dipendeva, in un certo senso, il farsi uomo del Verbo e l’esistenza stessa del Signore? Così si compiono sempre le grandi obbedienze, a partire da quella di Cristo: Dio infonde nel cuore della creatura, mediante lo Spirito Santo, la carità, e la carità spinge la creatura a fare volentieri ciò che Dio vuole. Dio non impone la sua volontà, ma dona la carità.”
Padre Raniero Cantalamessa
Come possiamo, noi semplici M&M, imitare Maria in questa sua fede piena, in questo sì totale a Dio?
Quali sono i passi concreti e i suggerimenti su cui vi (ci!) sfidiamo oggi, per le prossime quattro settimane?
PRIMA SETTIMANA: punta una sveglia tutti i giorni ad un orario in cui sai di essere abbastanza tranquilla e prega, semplicemente. Prega.
“Madre dell’Amore insegnaci Tu
il pieno e perfetto abbandono alla Volont? del Padre,
perché possiamo imparare a ripetere sempre il nostro fiat,
il nostro Eccomi”
(dalla Consacrazione al cuore immacolato di Maria)
SECONDA SETTIMANA: scrive Raniero Cantalemessa:
“La contemplazione della fede di Maria ci aiuta a scoprire qual è la cosa più bella e più necessaria che possiamo fare… il suo frutto spirituale più profondo e duraturo: un interiore atto di affidamento allo Spirito.”
Vivi allora in questa settimana una rinnovata decisione di lasciarti guidare dallo Spirito (cf. Gal 5,18).
Prendi l’abitudine di recitare interiormente Veni Sancte Spiritus (o altre invocazioni allo Spirito che preferisci):
- ogni volta che desideresti dire di no,
- ogni volta che vorresti negarti o rifiutarti di fare qualcosa,
- ogni volta che vorresti giustificarti, usando come “scusa” la tua stanchezza o il tuo essere molto occupata,
- ogni volta che vorresti lamentarti…
Terza SETTIMANA: prendi un foglio e prova, con onestà, a fare un elenco: quando è che ti capita maggiormente di dire “No!” a tuo marito? Quando sei stanca? Quando lui vorrebbe del tempo solo per sé? Quando vorrebbe un approccio fisico? E ai tuoi figli? E… a DIO?
- Scegli una delle occasioni in cui, per diverse ragioni, dici sempre “No”. Concentrati solo su questa occasione, e quando capita.. trasformala in Fiat, Si! Eccomi! Ma dillo subito, proprio come Maria. Non aspettare, non pensare, non rimuginare: dì solo di SÌ!
Quarta SETTIMANA: concentrati su questo spunto e tienilo a mente durante tutta la settimana, e se ti può essere d’aiuto copialo su un foglietto:
- Voglio essere una donna che sostiene e aiuta suo marito Sempre! E come Maria, con umiltà e costanza silenziosa, mi metterò al servizio del mio prossimo. Che non è forse proprio mio marito?
- Voglio essere una donna docile a Dio, dirò di Sì a Lui, ovunque questo Sì mi porterà. Qualunque cosa mi chiederà
- Voglio essere una madre che ama i suoi figli. Dirò loro Sì, dirò loro “Vi amo con tutto il cuore, qualunque cosa facciate. Qualunque pena e qualunque dolore mi farete provare. Vi dirò” Eccomi, sono qui ad accogliervi”.