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Il Vangelo di questa quinta domenica di Quaresima, dopo la storia del figliol prodigo e del Padre misericordioso, ci propone un altro grande esempio di pentimento e di perdono: l’adultera che, condotta davanti a Gesù per essere giudicata e condannata a morte, viene invece incredibilmente graziata per via delle parole di Gesù, che non si ferma a dare un giudizio sul suo peccato, ma interroga le coscienze della gente che l’accusava e la voleva lapidare.
“C’è qualcuno tra di voi che non ha mai peccato, che si sente così giusto da farsi giudice di questa sorella e da condannarla a una tale pena?” – questo è quello che Gesù vuol chiedere a ciascuno degli accusatori, ma anche ad ognuno di noi oggi.
In fondo, cari bambini, non è forse vero che anche a noi capita di spesso di puntare il dito contro il nostro fratello o la nostra sorella, oppure contro il nostro amico/a o compagno/a, perché ha commesso un qualche errore o peccato? Li giudichiamo e li accusiamo senza pietà, davanti ai genitori o agli insegnanti, e forse non ci fermiamo neanche un momento a pensare a come si sentano, se siano dispiaciuti e pentiti, e che magari il giorno prima lo stesso errore lo abbiamo fatto noi… E allora, ripensandoci, ci sentiamo così giusti da giudicare gli altri? Al posto loro, non avremmo forse voluto essere trattati con pietà e perdonati??
Perché nessuno di noi è il suo errore, in ognuno c’è molto di più, di più bello, di più grande! E anche se viene sporcato e nascosto dai nostri peccati, Gesù lo vede ancora, perché lui guarda al cuore, sa quanto bene possiamo fare!!
Per questo ci chiede solo di pentirci e di impegnarci a non peccare più, per perdonarci e poter ricominciare!
E questo è quello che dovremmo fare anche noi con i nostri fratelli, amici, compagni…o meglio, con tutte le persone che incontriamo! Ed è quello che vogliamo imparare con il nostro lavoretto…
Ma prima di tutto, l’occorrente:
- disegno stampato,
- colori,
- forbici,
- colla,
- un fermacampioni,
- un foglio di carta di alluminio,
- un po’ di polenta, semolino, o anche cous cous,
- colla vinilica,
- un pennello.
Quindi, come prima cosa, tagliamo il nostro disegno lungo la linea tratteggiata, per separare la scena dalle parti da ritagliare, disegniamo i capelli al nostro personaggio in modo che possiamo identificarci con lui (perciò Tommaso gli ha fatto i capelli corti e marroni) e coloriamo tutto, lasciando bianco solo il grande cuore di Gesù. Per rendere più verosimile la sabbia che si trovava per terra e sulla quale Gesù scriveva (e anche per divertirci ad “impiastricciare” un po’!) noi abbiamo anche steso sul terreno un bello strato di colla vinilica e ci abbiamo sparso sopra abbondante cous cous, per poi scuotere via, una volta asciugato, quello che non si era attaccato.
Poi, per rendere il cuore di Gesù uno specchio, prendiamo il foglio di carta di alluminio, mettiamolo sotto il disegno e, con una matita ben appuntita, ripassiamo i contorni del cuore esercitando una pressione bella forte, così che rimangano impressi sul foglio di alluminio che si trova sotto.
Fatto questo, tagliamo il cuore (fate attenzione che la carta di alluminio si rompe facilmente), mettiamo la colla stick sul lato più opaco ed incolliamo sul foglio. Per rendere ancora più bello il cuore-specchio di Gesù, noi ci abbiamo fatto un bel contorno rosso che lo facesse risaltare.
A seguire, prendete le parti mancanti, che avevate colorato all’inizio e messo da parte, e ritagliate il braccio. Quindi bucatelo con il fermacampione nel punto in cui si trova il pallino, e, bucato il disegno nello stesso punto, infilate il fermacampione e fermatelo dietro, in modo da attaccare il braccio lasciandolo però libero di muoversi. Poi, per inscenare la storia del Vangelo, in cui le persone volevano tirare le pietre all’adultera, prendete un pezzetto di carta di alluminio, fateci una specie di pietra e appoggiatela sul braccio alzato del vostro personaggio.
Adesso ritagliate i 2 cuori (quello “sporco” noi lo abbiamo anche un po’ macchiato di nero, per rendere meglio l’idea del peccato), piegateli al centro e incollateli uno contro l’altro, come nella foto.
Poi mettete la colla sul retro e incollate il “doppio” cuore sul petto del personaggio.
Adesso siete finalmente pronti per vivere in prima persona la storia di questo Vangelo!
Perchè quel ragazzo o quella ragazza con la pietra in mano siamo ognuno/a di noi ogni volta che giudichiamo un’altra persona, che siamo pronti a condannarla invece di aiutarla a pentirsi e di perdonarla, come ha fatto Gesù!
Il messaggio può essere un po’ forte, Tommaso non voleva assolutamente essere davvero “quello” che tirava la pietra alla donna, ma, fermandoci a riflettere, abbiamo capito insieme che questo lavoretto può essere l’occasione per ripensare a quando abbiamo giudicato male e con superficialità un nostro fratello, amico o compagno (o anche un genitore!), a quando abbiamo pensato o detto male di lui e gli abbiamo puntato un dito contro, pronti a scagliare la pietra del nostro giudizio. Pensateci un attimo anche voi, bambini, e, per ognuna di queste volte, formate una pietra con la carta di alluminio rimasta.
Adesso, guardiamo verso Gesù, che, nel nostro disegno, ci mostra il suo grande cuore, in cui ognuno di noi può specchiarsi per vedere in verità cosa c’è nel proprio. Come vi sembra allora il vostro cuore? E’ bello pulito e splendente, senza nessun macchia e nessun errore, oppure anche noi abbiamo commesso qualche peccato che lo ha macchiato? Ci sentiamo giusti o abbiamo bisogno di perdono? Noi, in verità, abbiamo ammesso che il nostro cuore è effettivamente un po’ sporchetto, perciò, delle 2 parti, abbiamo aperto nel disegno quella più malandata.
Poi, però, abbiamo deciso che non vogliamo più che il nostro cuore sia sporco, che siamo dispiaciuti e pentiti per i nostri peccati e che vogliamo chiedere perdono a Gesù. Perciò abbiamo preso le nostre pietre e le abbiamo deposte ai piedi di Gesù, incollandole nel disegno. Dopo di che, abbiamo preso un pennarello e, chiedendo perdono, abbiamo messo i nostri peccati nel suo grande cuore, facendo una croce per ognuno di essi.
A questo punto, abbiamo preso un fazzoletto inumidito, lo abbiamo strofinato sulle croci e… meraviglia! I nostri peccati sono scomparsi! La Misericordia di Gesù li ha cancellati per sempre, non esistono più! E perciò, adesso, anche il nostro cuore è tornato bello pulito e splendente!
Che aspettate allora a girarlo??
Ora sì, che ci sentiamo più leggeri e felici, non è vero? E allora cambiamo anche l’espressione del nostro personaggio, facendogli un bel sorriso! E poi, facendo nostro quello che Gesù dice all’adultera, impegniamoci anche noi a non peccare più e a non giudicare ancora le altre persone. Perciò, abbassiamo anche il braccio alzato del nostro personaggio e trasformiamolo in una mano tesa per aiutare gli altri e in un bel gesto di perdono!!
Anche Tommaso, alla fine, era decisamente più contento e soddisfatto!
E, per finire in musica, festeggiamo insieme il perdono di Gesù, che fa scomparire per sempre le pietre dei nostri peccati nel mare della sua Misericordia, cantando e ballando questa divertente canzone: